Rosolino, altro ko: «Sono vecchio»

Nostro inviato a Pechino

Alessia Filippi si è consolata con un record italiano (4’34”34). Niente di più e con un’ammissione: «Speravo in qualcosa di buono, magari una medaglietta, ma non pensavo andassero così forte». Vero, i 400 misti sono stati corsi da siluri d’acqua: l’australiana Rice li ha chiusi a tempo di record mondiale (4’29”45), dopo aver rischiato di abbassarlo di oltre tre secondi. Si è accontentata di un secondo e 67. Kirsty Coventry, fenomeno dello Zimbabwe, è andata sotto il primato precedente, ma ha chiuso seconda. La Filippi quinta. È andata anche peggio a Ilaria Bianchi, prima virata entusiasmante a pari con le altre nei 100 farfalla, poi crollo e squalifica: le sono finiti gli occhialetti in bocca, lei si è scomposta e ha dato una gambata a rana. Pescata sul fatto! In batteria record italiano anche per la staffetta 4x100 (3’12”65), con Magnini che ha fatto la differenza. Ma gli americani erano scatenati e con tanto di primato mondiale (3’12”23). Marco Di Tora da record (54”39) nei 100 dorso e qui finiscono le buone notizie.
Il resto sono state briciole e qualche delusione. Max Rosolino s’è preso un’altra sberla in faccia nelle batterie dei 200 s.l. Ventottesimo tempo e una ammissione: «Sono vecchio e i vecchi sono come giocatori di poker: devo cogliere l’occasione. Speriamo che con la staffetta 4x200 venga il mio giorno fortunato».
Davanti ad un mondo che fila così forte, tiene botta solo Federica Pellegrini: ieri ha nuotato le batterie dei 200 s.l.

realizzando il record olimpico (4’02”19) e, fino ai 200 metri, stando sotto al suo mondiale di un secondo e 22 centesimi. Straordinaria la gara dei 400 stile libero maschili, dominata dal coreano Park, ormai un re del nuoto.

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