Nostro inviato a Pechino
Alessia Filippi si è consolata con un record italiano (43434). Niente di più e con unammissione: «Speravo in qualcosa di buono, magari una medaglietta, ma non pensavo andassero così forte». Vero, i 400 misti sono stati corsi da siluri dacqua: laustraliana Rice li ha chiusi a tempo di record mondiale (42945), dopo aver rischiato di abbassarlo di oltre tre secondi. Si è accontentata di un secondo e 67. Kirsty Coventry, fenomeno dello Zimbabwe, è andata sotto il primato precedente, ma ha chiuso seconda. La Filippi quinta. È andata anche peggio a Ilaria Bianchi, prima virata entusiasmante a pari con le altre nei 100 farfalla, poi crollo e squalifica: le sono finiti gli occhialetti in bocca, lei si è scomposta e ha dato una gambata a rana. Pescata sul fatto! In batteria record italiano anche per la staffetta 4x100 (31265), con Magnini che ha fatto la differenza. Ma gli americani erano scatenati e con tanto di primato mondiale (31223). Marco Di Tora da record (5439) nei 100 dorso e qui finiscono le buone notizie.
Il resto sono state briciole e qualche delusione. Max Rosolino sè preso unaltra sberla in faccia nelle batterie dei 200 s.l. Ventottesimo tempo e una ammissione: «Sono vecchio e i vecchi sono come giocatori di poker: devo cogliere loccasione. Speriamo che con la staffetta 4x200 venga il mio giorno fortunato».
Davanti ad un mondo che fila così forte, tiene botta solo Federica Pellegrini: ieri ha nuotato le batterie dei 200 s.l.
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