Rossi, calvario finito: torna in pista per salvare la motoGp

Rossi, calvario finito: torna in pista per salvare la motoGp

A un pilota «tenace e coraggioso», non sarebbero bastati tre mesi. A un pilota «normale» avrebbero detto: stagione finita. Ma Valentino Rossi (nella foto) non è «tenace e coraggioso», né tantomeno un pilota normale. Valentino Rossi è ben di più. Altrimenti non si spiegherebbe il recupero al limite del paranormale. A 40 giorni dal volo del Mugello e con un ferro inserito nella gamba fratturata, Valentino ha deciso: «Domenica sarò in gara». E sicuramente non tornerà in pista per una semplice comparsata.
Certo, vincere da subito sarebbe un miracolo nel miracolo, però i convincenti risultati ottenuti nei test di Misano e Brno in sella alla Yamaha Superbike hanno rassicurato il campione del mondo in carica: tornare in pista già questo week-end per il Gp di Germania al Sachsenring non è un azzardo. «Sono veramente eccitato perché i dottori hanno detto che potrò gareggiare - ha spiegato Rossi -: oggi vedrò il medico responsabile del circuito così avremo la conferma definitiva per il Gp». Naturalmente, il primo obiettivo di Valentino sarà quello di non cadere e di ritrovare il feeling con la sua M1, una moto più brusca nelle accelerazioni rispetto alla Sbk provata nei precedenti test. «Le prove con la R1 sono andate bene, ma so che con la M1 sarà un’altra cosa e potrebbe essere dura per me, ma mi manca troppo la mia moto e il mio team e io voglio provare. Non vedo l’ora di ritrovare tutti nel paddock, anche perché di stare a casa mi ero stancato». A ben guardare, una stanchezza bilaterale: Valentino si era stufato di guardare il motomondiale dal divano di casa, il motomondiale s’è annoiato nell’assistere al prepotente stradominio di Lorenzo, vincitore degli ultimi tre Gp e assoluto dominatore della classifica mondiale. «È bellissimo riaverlo con noi - ha spiegato il team manager Yamaha, Davide Brivio -. Ora ci aspettiamo che gli servano un paio di gare per essere veloce e competitivo ai massimi livelli».
Aldilà dei risultati che Rossi otterrà in pista, resta la caparbietà del dottore che, a 31 anni e con nove mondiali in bacheca, non ha perso la voglia di velocità e ha nuovamente stupito il mondo intero con un recupero lampo, se si pensa che sono passati solamente 40 giorni dal calvario iniziato con la caduta nelle seconde prove libere del Gp d’Italia al Mugello.

Domenica, quando Valentino si schiererà al via del Gp di Germania avrà 102 punti di distacco da Lorenzo e 11 gare per tentare la rimonta. Impresa impossibile? Quasi sicuro. Però nessuno si aspettava di vederlo in pista così in fretta...

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