Cronaca locale

«Sì ai filosofi e no agli ubriaconi»

Mörlin Visconti, presidente della Veneranda Fabbrica: «Più eventi culturali e Palazzo Reale aperto di notte»

Il padrone di casa è d’accordo: Benigno Mörlin Visconti, direttore della Veneranda Fabbrica del Duomo, non ha esitazioni: la piazza è sacra e andrebbe rispettata. «Sono d’accordo sul vietare manifestazioni che esulino dalla tradizione ambrosiana - risponde - la cattedrale è un luogo di culto, così come il sagrato e la piazza, luoghi che richiedono rigore e serietà. Eventi e concerti, tra l’altro, possono benissimo essere fatti da altre parti». Non tanto una questione di danni o sporcizia - e il pensiero vola ai Mondiali di calcio proiettati sui maxischermi in piazza e al mitico concerto dei Pink Floyd a Venezia nell’89 - ma una questione etica. «Va bene il Carnevale in piazza - sostiene Benigno Mörlin - è sempre stato fatto, ma non approvo il pattinaggio né le manifestazioni commerciali, d’altronde anche il cardinale Martini recentemente ha sollevato il problema».
La funzione di una piazza, verrebbe da dire, è da sempre quella di essere luogo di aggregazione: «Non per i milanesi - osserva il direttore della Fabbrica - che non frequentano piazza Duomo».
La piazza, al contrario, sembra particolarmente apprezzata da sudamericani e stranieri, che si intrattengono sui gradini con abbondanti lattine di birra, che spesso abbandonano per terra. Un antidoto? «Si potrebbe rivitalizzare la piazza con eventi culturali - risponde Mörlin - cosa che facciamo già: abbiamo organizzato degli incontri di filosofia nel Duomo, molto frequentati per altro e abbiamo aperto, quest’anno per la prima volta le terrazze sul tetto, dalle 9 alle 20, 30. L’iniziativa doveva finire il 18 settembre, ma ci piacerebbe prolungarla. Non solo - rilancia il direttore - sarebbe bello poter organizzare anche delle visite guidate tra le guglie, magari in lingua proprio per gli stranieri. E poi l’idea di tenere Palazzo Reale aperto ci trova assolutamente favorevoli. Siamo disponibili dunque a collaborare con il Comune se ci sarà l’occasione».

Insomma piazza del Duomo va rispettata e nobilitata con la cultura.

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