Sì alla fusione tra Aem e Asm, nasce il secondo polo dell'energia italiano

Sì alla fusione tra Aem e Asm, nasce il secondo polo dell'energia italiano

Milano - Nasce il nuovo polo energetico italiano, un gigante del settore che si presenta subito con numeri da record: è il primo polo integrato nazionale dei rifiuti, la seconza azienda elettrica del Paese, la terza azienda del gas nazionale. E' la Aem-Asm, la nuova società che si chiamerà Asem che nasce dalla fusione tra le municipalizzate dell'energia di Milano e Brescia. Ieri infatti i consigli di amministrazione di Aem Milano e Asm Brescia hanno dato il loro via libera all'operazione e l'annuncio ufficiale è stato dato dal sindaco di Milano, Letizia Moratti e da quello di Brescia, Paolo Corsini, dopo la firma dell'intesa fra i due Comuni lombardi.
Una mega-operazione dalla gestazione lunga e difficile che ha portato al raggiungimento del patto che rafforza la presenza del pubblico in un settore strategico non solo per la Lombardia, pare l'Italia, nel settore dell'energia e in quello del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti, patto siglato fra un'amministrazione comunale della Cdl e una dell'Unione.
La Moratti: "Accordo di riferimento per tutta l'Italia" «Abbiamo firmato un documento con l’impegno di portare all’approvazione dei nostri consigli delle linee guida dell’operazione», spiega il sindaco Letizia Moratti in conferenza stampa a palazzo Marino per illustrare i dettagli dell’operazione di fusione Aem-Asm. Linee guida che si fondano su tre criteri: «La pariteticità del possesso delle azioni, il 27,5 per cento per ciascuno dei due comuni», il rafforzamento del controllo pubblico, e una corporate governance con identici ruoli e identici poteri dei due comuni». La fusione di Aem e Asm è inoltre, prosegue Moratti: «subordinata alla fusione di Aem e Amsa». Ci sarà inoltre un «consiglio di sorveglianza e un consiglio di gestione paritetici, con alternanza triennale nelle nomine». Per il sindaco, infine, «c’è una particolare attenzione all’uso delle energie rinnovabili, ad esempio il teleriscaldamento», e con l’ingresso dell’Amsa in Aem, «l’Asm migliora le performance di Amsa e il nuovo polo dei rifiuti eviterà un’emergenza rifiuti in Lombardia». «Questo è un accordo di riferimento per il settore dell’energia a livello nazionale». Lo ha detto Letizia Moratti presentando la fusione tra Asm e Aem. La nuova società, ha detto il sindaco, si pone come «polo aggregante di aziende di servizi pubblici locali e dell’energia, quindi aperto ad altre realtà locali». Con Asem, ha detto la Moratti, «nasce il primo polo nazionale del ciclo integrato dei rifiuti, la seconda azienda elettrica del paese e il terzo gestore del gas».
Corsini: "E' un successo della politica" "Quello di oggi è un passaggio storico, una scelta significativa per tutto il Paese», frutto «di un successo della politica». Così il sindaco di Brescia Paolo Corsini ha definito l’accordo siglato con il Comune di Milano per l’avvio dell’operazione. Corsini ha ricordato come a Brescia Asm nascesse proprio 100 anni fa e come la classe dirigente di allora di impronta liberale avesse voluto che la società fosse a controllo pubblico. «Il passaggio storico di oggi rappresenta un successo della politica - ha detto il primo cittadino bresciano -, perché è stato sancito da due rappresentanti di schieramenti politici non omologhi». «L’intesa di oggi è frutto di una politica che non evade dalle proprie responsabilità e insieme lancia un messaggio: questo Paese non dismette la propria politica industriale», ha aggiunto. L’obiettivo del processo di fusione che si è aperto ufficialmente oggi è quello di arrivare a «un miglioramento qualitativo dei servizi forniti». «Bisogna affrontare con entusiasmo le prospettive che oggi si aprono. Da questo momento inizia una nuova storia», ha concluso Corsini che ha sottolineato come sia nata «la dodicesima società industriale per capitalizzazione in Borsa» sottolineando il «dialogo lineare, trasparente e profiquo» avviato con il sindaco Letizia Moratti.
Il Comune di Milano sale in Aem Palazzo Marino aumenterà la partecipazione in Aem al 45,6% dall’attuale 42,6%, come conseguenza della fusione Amsa in Aem approvata oggi dal consiglio di amministrazione della ex municipalizzata meneghina. Il rapporto di concambio viene "indicativamente" fissato in 10,07 azioni Aem di nuova emissione per ciascun titolo Amsa. Entro il 30 giugno è previsto un altro Cda di Aem che potrebbe approvare il rapporto di concambio. Amsa è una società interamente posseduta dal Comune di Milano e opera nella gestione dei servizi ambientali (spazzamento, raccolta e smaltimento dei rifuiti). Nel 2006 ha conseguito un Ebitda di 52 milioni di euro e un risultato operativo di 23 milioni.
Il ministro Lanzillotta: "Esempio da seguire" «La fusione di Aem e Asm è un’operazione attesa da tempo che arriva finalmente alla fine di un lungo processo: un esempio di consolidamento che andrebbe seguito in altre parti d’Italia». Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali, Linda Lanzillotta, benedice le nozze tra le due aziende del gas. «Solo così, infatti», prosegue il ministro in una nota, «le aziende locali potranno raggiungere standard adeguati di efficienza e di competitività che consentano loro di competere in mercati aperti e fortemente concorrenziali».

A questo obiettivo,l sottolinea il ministro, tende il disegno di legge di riforma dei servizi pubblici locali atteso per mercoledì prossimo all’esame dell’aula del Senato. «Ègiusto», conclude Lanzillotta, «proseguire in questa direzione superando timori e campanilismi».

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