Sì Ue al gasdotto Eni-Gazprom

da Milano

La Commissione europea giudica positivamente il progetto congiunto di Gazprom ed Eni di realizzare un gasdotto che passa sotto il Mar Nero e arriva in Bulgaria, perché potrà rispondere alla crescente domanda di gas nel Vecchio Continente. «Visto che la domanda di gas è in aumento, la Commissione europea considera tutte le nuove infrastrutture come uno sviluppo e una cosa positiva», ha detto ieri Michele Cercone, portavoce dell’esecutivo Ue, durante il briefing quotidiano.
La Commissione ha aggiunto di non considerare il progetto Southstream una minaccia per Nabucco (sostenuto dall’Unione), per cui la Commissione nominerà presto un coordinatore. Nabucco è un progetto da 4,6 miliardi per il trasporto del gas dalla Turchia all’Austria, passando per tutti i Balcani. I due progetti sono in competizione tra loro ed ha suscitato una certa sorpresa che la Commissione abbia dato il via libera così rapidamente, dopo che da tempo esprime preoccupazione per il crescente peso della Russia nelle forniture all’Europa. Il progetto Southstream prevede una pipeline che partendo dalla Russia dovrebbe arrivare in Bulgaria per poi biforcarsi e continuare verso Austria e Slovenia da una parte e verso Grecia (che si è detta pronta a partecipare) e Italia dall’altra. I partner del progetto sono la turca Botas, Bulgargaz, Transgaz (Romania), Mol (Ungheria) e Omv Gas.
Intanto, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg, ieri il presidente russo Vladimir Putin, in visita a Zagabria per un summit sull’energia nei Balcani, ha detto che Mosca intende assumere un ruolo sempre più importante nella regione.

La Russia si trova nel suo nono anno consecutivo di forte crescita economica e intende utilizzare le risorse energetiche per rilanciare il proprio ruolo: «Siamo molto felici che non solo il governo italiano, ma anche la Commissione europea appoggino il progetto del South Stream» ha detto Putin.

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