Sala: "Segnalate sempre i casi. Le vittime spesso non possono"

Il sindaco ieri sera a Bruzzano per la camminata contro i reati di genere: "Darò una mano per rafforzare il Codice rosso"

Sala: "Segnalate sempre i casi. Le vittime spesso non possono"
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"Con Luciana nel cuore" recita lo striscione portato dai rappresentanti della cooperativa "Abitare" in testa al corteo che hanno organizzato insieme al Municipio 9. Subito dietro di loro il sindaco Beppe Sala attorniato da consiglieri comunali e assessori, oltre a rappresentanti politici, sindacali e alla gente che applaude per condannare e ricordare tutte le donne vittime di violenza. È iniziata così ieri sera alle 19, la camminata silenziosa a Bruzzano, per protestare contro i femminicidi. È stato proprio qui, dal punto dove è partita la manifestazione, ovvero davanti al condominio di 12 piani di via Grassini 5, che mercoledì mattina la 62enne Luciana Ronchi è stata aggredita e uccisa dall'ex compagno di 64 anni, Luigi Morcaldi. L'uomo ha atteso che Luciana uscisse di casa per andare al lavoro, quindi l'ha aggredita sferrandole almeno 14 coltellate. Un lungo elenco che sembra destinato a non finire mai: otto giorni prima era toccata a Pamela Gemini, anche lei ammazzata a coltellate (oltre trenta) nel suo appartamento di via Iglesias, in zona Gorla, dall'ex compagno 52enne Gianluca Soncin.

Come per il presidio e la fiaccolata che erano stati organizzati domenica a Gorla per Pamela, ieri sera sono stati in centinaia a mobilitarsi per questo momento di ricordo e per sensibilizzare al rispetto della vita e della dignità femminile, camminando fino in piazza Bruzzano. "Bisogna trovare una formula diversa affinché certe situazioni e disagi vadano dichiarati e denunciati - ha detto Sala al termine della camminata, parlando alla gente - La donna oggetto di questa pressione fa fatica ma c'è bisogno che tutti facciamo la nostra parte. Camminando avevo in me due sentimenti contrapposti: da un lato il vedere così tante persone, anche in un momento così tragico, dà stimolo. Dall'altro è come se sentissi la sensazione strisciante che è così e non cambierà. Questo non dev'essere. Dobbiamo andare avanti" ha aggiunto il sindaco, ricordando che "tranne rarissimi casi questi femminicidi hanno dei segnali prima: a volte chi è minacciato fa fatica a dirlo. La nostra comunità deve prendersi questo gravoso impegno, perché una morte in meno è una cosa di un'importanza estrema. Vi prego, non abbiate paura di fare una segnalazione, perché la vittima spesso non è in condizione di farlo".

Alcune donne hanno interrotto il discorso del sindaco, denunciando la mancanza di sicurezza per le vittime. "Il braccialetto elettronico va applicato e deve funzionare. Se uno con il braccialetto elettronico fa la posta alla ex moglie per 10 volte, lo si vede. Una formula diversa va trovata. Altrimenti saremo sempre qua". Per Sala bisogna prendere in considerazione anche l'eventualità di "denunce anonime", lavorare "sull'educazione degli uomini, sulle scuole e sui bambini" in modo che "certi comportamenti vengano tracciati".

"A volte sento che la remora è la privacy, ma l'ostacolo non dev'essere la privacy: è più importante eliminare la possibilità che la donna venga uccisa.

Non posso accettare che non ci sia un modo per controllare gli uomini". E infine il primo cittadino ha assicurato: "Cercherò di dare il mio contributo perché la legge per il rafforzamento del codice rosso, in discussione alla Camera venga approvata".

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