Salute

Deglutizione nervosa: cos'è, sintomi e rimedi

La difficoltà di deglutizione è una problematica molto presente nella società attuale e che può avere cause di natura fisica o psicologica. Ecco quali sono i sintomi più comuni e come porvi rimedio efficacemente

Deglutizione nervosa: cos'è, sintomi e rimedi

La deglutizione nervosa è parte integrante delle difficoltà legate all'inghiottire cibi solidi e bevande liquide, una condizione molto più diffusa di quanto si possa pensare. Spesso si presenta in concomitanza di malattie passeggere che investono la salute del cavo orale e della trachea, come ad esempio tonsille gonfie, mal di gola o anche mal di denti. Si tratta di una presenza tanto fastidiosa e debilitante quanto rapida da debellare.

Ma esistono situazioni dove la difficoltà di deglutizione può diventare una presenza fissa, una condizione cronica fastidiosa in grado di sovvertire la tranquillità quotidiana. A causa di questo problema, anche la possibilità di alimentarsi diventa limitata, producendo una forte sensazione di soffocamento, in alcuni casi accompagnata da dolore. Per questo è fondamentale scoprire la natura di questa problematica, intervenendo con i mezzi più consoni e con il giusto supporto.

Deglutizione nervosa, di cosa si tratta

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Quando si parla di deglutizione nervosa si parla anche di disfagia, il termine tecnico per indicare questa particolare condizione che porta a deglutire con molta difficoltà. Come abbiamo scoperto, può palesarsi occasionalmente in concomitanza della presenza di infezioni del cavo orale, ovvero problematiche che rendono difficoltoso il processo, come mal di gola, infiammazioni e placche, afte, tosse, tonsille gonfie e mal di denti.

Al contempo, può manifestarsi in presenza di condizioni maggiormente impattanti tanto da cronicizzarsi. Ciò accade in caso di disfunzioni dei muscoli della bocca oppure patologie invalidanti, o anche infezioni e traumi. Può presentarsi in soggetti anziani dove l’indebolimento generale può investire anche questa parte del corpo. Senza dimenticare che la disfagia spesso appare come conseguenza di problematiche di natura psicologica, in particolare legate ad ansia e stress.

Deglutizione nervosa: cause e sintomi

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La disfagia si presenta in concomitanza di problematiche di natura fisica o psicologica, con una certa frequenza tanto da cronicizzarsi.

  • Cause di natura fisica: un indebolimento della muscolatura della bocca e della lingua tanto da incidere sulla masticazione e sulla relativa deglutizione, oppure come conseguenza diretta di una serie di disturbi del sistema nervoso, ad esempio l’ictus. Tra le cause di natura fisica possiamo intercettare la presenza di malformazioni oppure di neoplasie tumorali che possono condurre a operazioni chirurgiche. Vi sono anche disturbi congeniti dell’apparato digerente, malattie legate alla terza età come il morbo di Parkinson e Alzheimer che incidono sui muscoli e sui nervi stessi oltre a traumi alla testa, al collo e al torace.
  • Cause di natura psicologica: la disfagia con deglutizione nervosa può palesarsi come conseguenza diretta di disturbi di tipo psicologico o ansiosi. In questo caso non vi è una problematica fisica, ma la difficoltà di deglutizione è indicata come bolo isterico, tipico di chi soffre molto di ansia, è vittima di un fortissimo stress psicologico o di un periodo di depressione.

Rimedi, cure e soluzioni

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I sintomi principali della deglutizione nervosa sono: rigurgito, tosse, difficoltà legata al linguaggio, sensazione o rischio di soffocamento durante la deglutizione, con relativo nodo in gola. Nelle persone che soffrono di ansia, lo stress spinge a somatizzare alcuni sintomi come il dolore e la pressione toracica.

La deglutizione nervosa impatta negativamente sul paziente e, in alcuni casi, rende difficoltosa l’ingestione del cibo e il nutrimento del corpo stesso, visto che il prodotto della masticazione potrebbe bloccarsi nella gola impedendo l’ingresso dell’aria. Per questo è importante effettuare un intervento rapido, valutando la situazione con i mezzi più consoni così da intercettare la cura migliore.

Per trovare una soluzione, è bene rivolgersi al medico di fiducia che potrà orientare il paziente verso lo specialista più adatto. Le verifiche differiscono in base alla tipologia di disfagia:

  • valutazione della deglutizione con endoscopio flessibile, insieme a uno studio della sensibilità: viene inserito un endoscopio a fibra ottica attraverso la bocca e la gola per osservare la deglutizione, stimolata da situazioni esterne come cibo, acqua, aria;
  • valutazione fluoroscopica dinamica della deglutizione con registrazione video: viene effettuata una registrazione video delle radiografie, mentre il paziente assume alimenti o liquidi insieme al bario, elemento di contrasto;
  • logopedista: l’esperto agisce in presenza di ictus avviando un processo di riabilitazione così da migliorare la situazione. Ad esempio eseguendo esercizi mirati, ponendo attenzione alla posizione della testa durante la deglutizione, curando il formato dei bocconi o utilizzando un addensante per migliorare l'ingestione;
  • chirurgia: si rende necessaria in concomitanza di patologie e malattie degenerative, dove i problemi di deglutizione sono presenti in forma grave. Per questo, si procede con l’inserimento di un sondino.
  • pazienza e porzioni: spesso la deglutizione nervosa va affrontata puntando l’attenzione sullo stato d’animo, agendo sulla condizione di stress e ansia. Ma anche operando sulle porzioni del cibo, magari riducendo il formato dei bocconi e rallentando la tempistica legata alla masticazione, così da sminuzzare il pasto con calma.
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