Salute

Dermografismo: cos'è, sintomi e trattamento

Seppur non pericoloso, questo disturbo può essere imbarazzante per chi ne soffre e limitare la vita quotidiana

Dermografismo: cos'è, sintomi e trattamento

Secondo le statistiche ne soffre il 2-5% della popolazione. Stiamo parlando del dermografismo, ovvero la più comune forma di orticaria fisica. Il termine, che letteralmente significa "scrivere sulla pelle", indica un disturbo caratterizzato dalla comparsa sulla cute di segni in seguito a sollecitazioni meccaniche anche lievi. Gli stessi, che sono sempre accompagnati da una sensazione pruriginosa, sono l'esito di una vasodilatazione e di una conseguente vasocostrizione dei capillari del derma provocata dall'istamina. A seconda delle caratteristiche individuali ci si può trovare dinanzi a due tipologie di dermografismo:

  • bianco: quando la stimolazione è leggera, sulla pelle compaiono striature più pallide rispetto alla stessa cute. Questo fenomeno dipende da una vasocostrizione dei vasi sanguigni;
  • rosso: quando la stimolazione è maggiormente intensa, sulla pelle compaiono pomfi di colore rossastro. Questo fenomeno dipende da una vasodilatazione dei vasi sanguigni.

Pur non essendo un problema pericoloso, il dermografismo può rivelarsi abbastanza fastidioso e può altresì creare imbarazzo a chi ne è interessato. Scopriamo quali sono le cause e come intervenire.

Le cause e i fattori di rischio del dermografismo

Pelle

Alla base del dermografismo vi è uno stato di aumentata reattività della pelle le cui cause non sono ancora note. Si ritiene, tuttavia, che l'estrema sensibilità cutanea e la vasodilatazione dei capillari siano legati ad una attivazione incongrua del sistema neurovegetativo.

Tutti ne possono soffrire, però i soggetti a rischio sono coloro che soffrono di cute sensibile o di varie forme di dermatite. Per questi individui la comparsa dei segni sulla pelle è scatenata da una serie di fattori:

  • abiti troppo stretti;
  • contatto con tessuti ruvidi;
  • stress;
  • attività sportive;
  • lievi traumi;
  • repentine variazioni di temperatura;
  • sfregamento con un asciugamano;
  • utilizzo di orologi e occhiali;
  • doccia troppo calda o troppo fredda;
  • allergie;
  • assunzione di farmaci.

Seppur più raramente, il disturbo può essere presente assieme ad altre malattie o condizioni quali: diabete, patologie tiroidee, intossicazioni, neuropatie, infezioni da parassiti.

I sintomi e la diagnosi del dermografismo

Pelle

Il dermografismo si manifesta dopo circa due-tre minuti dalla stimolazione fisica. Ecco, dunque, che sulla pelle compaiono i classici segni: striature bianche o rosse, pomfi, puntini simili a morsi di zanzara. Queste manifestazioni sono accompagnate da una sensazione di prurito o di pizzicore e di gonfiore. Se il rossore è particolarmente esteso, può comparire anche un leggero dolore. La sintomatologia scompare in un arco di tempo variabile che va dai dieci ai sessanta minuti anche se, nella maggior parte dei casi, trascorsa mezz'ora, la cute ritorna al suo stato normale.

La diagnosi del dermografismo si basa sull'anamnesi e sull'osservazione dei segni cutanei. Se lo specialista sospetta che il disturbo sia espressione di altre patologie, può consigliare esami specifici. In primis le prove allergologiche e poi analisi del sangue per valutare i marcatori infiammatori, la velocità di sedimentazione degli eritrociti, la funzionalità renale, epatica e tiroidea. In alcuni casi è necessario anche l'esame delle feci per la ricerca di eventuali parassiti.

Dermografismo, come intervenire

Pelle

Quando il dermografismo comporta manifestazioni fastidiose o interferisce negativamente con la vita quotidiana, il dermatologo prescrive gli antistaminici. Questi medicinali sono in grado di bloccare l'eccesso di istamina e, quindi, di attenuare i sintomi. Devono essere assunti per dieci-quindici giorni. Segue, poi, una pausa di due-tre giorni e l'inizio di un nuovo ciclo. Solitamente servono 2-3 cicli per ottenere miglioramenti significativi.

I pazienti che non traggono benefici dalla cura farmacologica, possono provare le sedute di fototerapia. Esistono, infine, alcuni accorgimenti che attenuano o prevengono il disturbo:

  • non indossare indumenti troppo stretti;
  • evitare gli sbalzi di temperatura;
  • non lavarsi con acqua troppo fredda o troppo calda;
  • non usare spugne ruvide e detergenti aggressivi;
  • non strofinare la pelle;
  • non utilizzare fibre sintetiche o lana;
  • idratare costantemente la pelle.
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