Feste di Natale, come non cedere alla malinconia

Sopravvivere alla malinconia tipica delle festività è possibile: ecco qualche soluzione utile per contrastarla attraversando con slancio il periodo carico di luci e addobbi

Feste di Natale, come non cedere alla malinconia

Decorazioni, luci sfavillanti, musiche d'atmosfera, corsa ai regali, ecco che il Natale fa capolino circondato dalla sua magia. Un appuntamento imperdibile per i fan del periodo, pronti a decorare casa sin dai primi freddi. Ma non tutti riescono ad affrontare positivamente musiche e festività, tra questi c'è chi tollera a malapena la magia del momento.

Ma c'è anche chi vive il tutto in preda all'ansia, alla malinconia e a una forte sensazione di solitudine e abbandono. Una tristezza che può perdurare fino alla Befana, scoprirne le cause è fondamentale come affrontare le festività nel pieno del proprio equilibrio emotivo. Scopriamo insieme come fare.

Natale, perché la malinconia fa capolino

Natale e solitudine

La malinconia è una condizione che può colpire in qualsiasi momento dell'anno ma, per molte persone, spesso coincide con il periodo di Natale. È un momento che si dovrebbe vivere in serenità, circondati dagli affetti e dalle calde atmosfere delle festività, ma che per alcuni corrisponde a una condizione di tristezza e ansia. Il tutto viene accentuato dalla netta sensazione di essere costretti a effettuare una valutazione dell'anno trascorso, specialmente in concomitanza del Capodanno, tirando così le somme del percorso affrontato.

Questa sensazione di inadeguatezza nei confronti delle festività può aumentare l'irritabilità e la stanchezza personale, portando a sentire la necessità di isolarsi. Noto come Christmas Blues o depressione natalizia può colpire tutti, con una forte predisposizione per chi vive sottotono anche il classico cambio di stagione, oppure sta affrontando un momento personale molto difficile.

Malinconia, le cause principali

Solitudine

La malinconia natalizia può scaturire per tanti motivi, ecco quelli più comuni:

  • eccessiva pressione scatenata dal periodo natalizio, che impone la necessità di apparire più felici, buoni e sereni;
  • ritmi troppo frenetici imposti dalle consegne lavorative prenatalizie;
  • una minore esposizione ai raggi del sole, in tandem con il troppo freddo, il tutto appesantito dai malanni di stagione che possono incidere sull'umore e sul benessere fisico;
  • ansia e frenesia da regali e acquisti;
  • la sensazione di obbligo nel dover per forza mostrarsi felici, partecipando a feste, eventi o cene natalizie;
  • vivere un momento esistenziale difficile dal punto di vista personale o lavorativo;
  • sentirsi soli perché lontani dagli affetti più cari o per l'assenza degli stessi;
  • ricordare i Natali del passato, quando si era piccoli e spensierati, scatenando l'inevitabile confronto con il presente e le sue problematiche;
  • focalizzarsi sui momenti negativi, sugli ostacoli non superati, sui problemi personali;
  • tirare le somme di un lungo anno, magari affrontato con fatica.

Come affrontarla e vivere il periodo in serenità

Natale bacche

Nonostante l'atmosfera appaia triste e malinconia, è possibile arginare la tipica tristezza del periodo partendo dall'ascolto delle proprie emozioni. Si inizia con il rallentare la frenesia e l'ansia legate agli eventi e agli acquisti, seguiti dagli impegni di varia natura. Organizzarsi è la parola d'ordine, anticipando per tempo tutto ciò che non ha una scadenza precisa.

Si giunge alle date fatidiche con maggiore relax e le incombenze ridotte all'osso, risultando maggiormente tolleranti nei confronti della gioia eccessiva di amici e parenti, anche se il Natale non stimola nessuna reazione positiva. Meglio analizzare ogni singola situazione, la reazione nei confronti della stessa e cercando di scavare nel profondo per comprendere le cause che scatenano le emozioni negative.

Importante è anche fermarsi ad ascoltare le proprie sensazioni, riflettendo e valutando in modo obiettivo gli eventi, senza risultare troppo critici nei confronti degli insuccessi, ma escogitando soluzioni e progettando eventuali percorsi alternativi. Ecco perché è fondamentale osservare con il giusto criterio e distacco anche le aspettative e gli obiettivi così da ridimensionare l'ansia, sottolineando invece i momenti positivi e i successi ottenuti. Non tutto è andato male, non tutto è perduto: le festività potrebbero amplificare eccessivamente una condizione non così negativa.

Condivisione e solidarietà

Serenità

È importante condividere queste emozioni con amici, parenti e persone care, così da attuare un confronto delle rispettive emozioni, in particolare se la malinconia è data dai momenti felici del passato, da preservare aprendosi al contempo a nuove esperienze che potranno diventare ricordi belli da custodire. Lo stesso vale per i resoconti e le valutazioni di fine anno, che sono solo una parte del percorso della propria vita, un elenco di obiettivi raggiunti e mete ancora da raggiungere.

Niente momenti di chiusura, dunque, ma fasi di passaggio che possono indicare la nuova via da percorrere. E se a Natale ci si trova da soli niente paura, si può sfruttare il momento per dedicarsi qualche attimo di relax in più. Si può leggere un buon libro, preparare qualcosa di speciale, guardare un film tanto amato, preparare un bagno caldo con candeline e aromi oppure impiegare il proprio tempo in azioni di volontariato valide anche per il giorno di Natale, una presenza solidale che profuma di condivisione e affetto.

Ciò avviene contattando associazioni e gruppi di zona per un pranzo o per una cena tutti insieme, in compagnia dei più bisognosi.

E, se la malinconia dovesse presentarsi con frequenza, è importante aver cura di se stessi chiedendo supporto agli esperti di settore, i quali potranno indicare e sostenere un percorso di rinascita e recupero delle proprie energie emotive.

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