Salute

Fobie estive, ecco quali sono le più diffuse

Immotivate e molto più frequenti di quanto si possa credere, le paure possono condizionare anche pesantemente la vita di chi le sperimenta

Fobie estive, ecco quali sono le più diffuse

Con il termine fobia si indica una paura intensa e irragionevole nei confronti di un oggetto o di una situazione priva di una reale pericolosità. Si tratta di uno dei disturbi psichici maggiormente frequenti, basti pensare che viene diagnosticato in circa l'11% della popolazione, in particolar modo di sesso maschile. Gli esperti di Guidapsicologi.it hanno individuato le fobie estive più comuni, quei timori infondati che rimangono assopiti durante tutto l'anno per poi risvegliarsi con l'avvento della bella stagione. Scopriamone insieme caratteristiche, cause e modalità di gestione.

Talassofobia, la paura del mare

Tra le fobie estive è forse quella più diffusa. La talassofobia altro non è se non l'immenso terrore del mare aperto e degli oceani. A scatenare attacchi di panico e angoscia con i classici sintomi fisici ad essa associata (tachicardia, sudorazione, dispnea, tremori) può altresì essere la semplice visualizzazione di immagini raffiguranti l'acqua o la vicinanza a cisterne o piscine. Le cause della talassofobia sono varie. Nella maggior parte dei casi chi ne soffre ha vissuto in prima persona un'esperienza marittima negativa o è stato spettatore della stessa. La talassofobia, al pari di tutte le altre fobie, può essere gestita e superata rispettando alcuni consigli:

  • Mettere in pratica la terapia dell'esposizione alla situazione temuta con l'aiuto di un professionista
  • Dedicare del tempo alle tecniche di rilassamento e di respirazione per controllare l'ansia e i pensieri negativi

Disabiliofobia, la paura di spogliarsi in pubblico

Una delle fobie estive che genera forte ambascia è la disabiliofobia, ovvero la paura di spogliarsi davanti agli altri. Spesso essa interferisce con il normale comportamento sessuale di chi la sperimenta e, nei casi più gravi, un soggetto può farsi prendere dall'angoscia al solo pensiero di essere osservato da un'altra persona quando è vestito. A scatenare la disabiliofobia è quasi sempre l'aver vissuto in prima persona o l'aver assistito a una situazione traumatica associata alla nudità, ad esempio in uno spogliatoio o in un bagno. Questa fobia può essere gestita e superata rispettando alcuni consigli:

  • Intraprendere un percorso psicologico cognitivo comportamentale con un professionista
  • Discutere della problematica con gli affetti più cari per prevenire possibili circostanze ansiogene
  • Praticare tecniche di esposizione e di rilassamento

Aerofobia, la paura di volare

Tra le paure estive rientra anche l'aerofobia, ossia il terrore nei confronti del volo e di tutto ciò ad esso è correlato. Chi ne soffre potrebbe aver vissuto un'esperienza traumatica a bordo di un velivolo o potrebbe aver ascoltato storie di incidenti aerei che si sono impresse nella memoria come un pericolo. Non è poi raro che l'aerofobia sia associata alla claustrofobia. Anche la gestione e il superamento di questo disturbo prevede il rispetto di alcuni consigli:

  • Mediante l'aiuto di un professionista intraprendere un percorso di terapia cognitivo comportamentale e di terapia dell'esposizione
  • Utilizzare tecniche di rilassamento, consapevolezza e psicoeducazione necessarie per comprendere meglio il mondo degli aerei

Odofobia, la paura del viaggio

Una delle fobie estive meno note è l'odofobia, la paura del viaggio che può manifestarsi in molte forme. C'è ad esempio chi teme di spostarsi su determinati mezzi di trasporto o chi, invece, è terrorizzato al solo pensiero di allontanarsi da casa. Come ben si può comprendere, questo disturbo condiziona anche pesantemente la vita sociale e lavorativa della persona che ne soffre. L'odofobia riconosce spesso come causa l'aver vissuto un'esperienza traumatica durante un viaggio: malattia, licenziamento, lutto. Esistono alcuni suggerimenti che consentono una gestione ottimale e un superamento della problematica:

  • Intraprendere con l'aiuto di un professionista un percorso di terapia cognitivo comportamentale
  • Seguire una terapia di esposizione anche mediante realtà virtuale
  • Praticare tecniche di riassamento e di respirazione

Acrofobia, la paura dell'altezza

Molto più comune di quanto si possa credere è l'acrofobia, la paura dell'altezza. Chi la sperimenta è spaventato da tutte quelle situazioni che prevedono lo stare in luoghi sopraelevati. Come conseguenza dell'ansia si scatenano le vertigini che possono talvolta impedire a chi ne soffre di vivere la vita quotidiana con tranquillità.

Come nel caso delle altre fobie, anche l'acrofobia è spesso l'esito di un'esperienza negativa diretta o dell'aver assistito, ad esempio, ad un incidente ad alta quota. Per superare questa fobia sono validi gli stessi consigli indicati per le altre problematiche fobiche:

  • Con l'aiuto di un professionista intraprendere un percorso di terapia cognitivo comportamentale che preveda anche la terapia dell'esposizione
  • Mettere in atto una ristrutturazione cognitiva sulla visione catastrofica della paura dell'altezza
  • Praticare tecniche di rilassamento e di respirazione
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