L'ibisco è una pianta erbacea appartenente al genere Hibiscus e alla famiglia delle Malvacee. A caratterizzare l'arbusto sono i fiori. Dalla tipica forma a imbuto, dal pistillo molto pronunciato e dalla vita breve, si presentano in numerose colorazioni: rosa, rossi, viola, bianchi, arancioni e gialli. Esistono oltre quattrocento specie, anche se in Italia le più diffuse sono quattro:
- Hibiscus rosa-sinensis: viene utilizzato soprattutto per fini ornamentali. I petali sono screziati di rosso e di giallo;
- Hibiscus sabdariffa: originario dell'Africa occidentale, viene utilizzato per preparare la famosa bevanda karkadè;
- Hibiscus syriacus: con la sua maestosa fioritura abbellisce i giardini e le vie urbane;
- Hibiscus cannabinus: viene usato in ambito tessile poiché da esso si estrae una fibra nota come kenaf.
Dai fiori di ibisco si estraggono numerosi rimedi fitoterapici. La polvere, invece, è ampiamente sfruttata in ambito cosmetico. Scopriamo quali sono le proprietà di questo arbusto e quali benefici è in grado di donare all'organismo.
Ibisco, un po' di storia
Il nome ibisco deriva dal termine greco "hibiskos" ovvero "malva" e fu attribuito alla pianta nel 100 avanti Cristo da Dioscoride, uno dei medici più famosi dell'antichità. Originario delle aree tropicali asiatiche, giunse nel 1500 in Olanda grazie a Ghislain de Busbecq, studioso di botanica e ambasciatore presso la corte di Solimano il Magnifico a Costantinopoli. Nelle isole del Pacifico l'arbusto ha diverse valenze simboliche.
A Tahiti, ad esempio, le ragazze adornano i capelli con i fiori e i ragazzi li usano per far conoscere il loro stato sentimentale: se il fiore è posizionato sull'orecchio destro, significa che sono impegnati. Diversamente il fiore è posto sull'orecchio sinistro. In Polinesia, invece, i petali che abbelliscono le chiome e i vestiti delle donne esprimono la fedeltà e la riconoscenza di queste ultime nei confronti dei loro uomini.
Dal già citato Hibiscus sabdariffa si ottiene il karkadè. Conosciuta anche come tè rosa dell'Abissinia, si tratta di una bevanda rinfrescante, ricca di vitamine e dal sapore alquanto acidulo.
Tradizionalmente bevuto in Africa, in India, nei Caraibi e nell'America tropicale, il karkadè si diffuse in Italia negli anni Trenta. Sempre negli anni Venti-Trenta, negli Stati Uniti, esso veniva utilizzato al posto del vino, forse per via della somiglianza del colore.
Le proprietà dell'ibisco
I preparati a base di ibisco sono privi di caffeina e apportano poche calorie, sono dunque indicati anche per chi segue particolari regimi dietetici. I numerosi benefici per l'organismo derivano dalle importanti proprietà della pianta. In essa, infatti, troviamo:
- Vitamina A;
- Vitamina C;
- Ferro;
- Sodio;
- Calcio;
- Mucillagini;
- Acidi organici (acido malico, acido tartarico, acido ibischico);
- Tannini;
- Antociani;
- Flavonoidi.
I benefici dell'ibisco
L'ibisco è un vero e proprio alleato della salute. Le sue virtù, da tempo riconosciute dalla scienza, sono innumerevoli:
- Contrasta l'ipertensione: grazie alla presenza di antociani, la pianta possiede un'azione diuretica e favorisce, dunque, l'abbassamento della pressione sanguigna. Inoltre, nei soggetti ipertesi, riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari
- Combatte l'ansia e la depressione: il consumo regolare delle tisane si rivela utile per tutti quegli individui che soffrono di tensioni nervose e di calo del tono dell'umore. L'attività rinvigorente è favorita dai flavonoidi
- Ha un'azione antibatterica: diversi studi hanno confermato la capacità dell'arbusto di inibire la colonizzazione di Escherichia coli, un batterio responsabile di disturbi gastrointestinali che si manifestano con diarrea, flatulenza e crampi
- Tiene a bada il colesterolo e la glicemia: gli estratti acquosi di ibisco sono in grado di diminuire i livelli nel sangue di trigliceridi e di colesterolo LDL. Inoltre regolarizzano la glicemia.
In ambito cosmetico la polvere di ibisco, grazie alle sue proprietà lenitive, antiossidanti ed esfolianti, è indicata per dare sollievo a irritazioni della cute di varia natura, per prevenire l'invecchiamento cellulare e per pulire la pelle in profondità. Anche i capelli possono beneficiare degli effetti detossinanti della pianta mediante l'applicazione una o due volte a settimana di una maschera.
Ibisco, controidicazioni ed effetti collaterali
Prima di assumere l'ibisco sotto forma di tisane e capsule è sempre opportuno chiedere informazioni al proprio medico o all'erborista di fiducia. Generalmente il suo consumo è sconsigliato in caso di pressione bassa a causa della sua azione ipotensiva, in gravidanza e durante l'allattamento. L'arbusto, infatti, incrementa l'afflusso di sangue nell'area pelvica e nell'utero. Particolare attenzione deve essere posta dai soggetti in cura con terapie ormonali poiché non è raro che sperimentino tremori e disturbi gastrointestinali.
In alcune persone, in seguito ad un consumo eccessivo, si può instaurare uno stato di intossicazione che si manifesta con
malessere generale, nausea, vomito e diarrea. Seppur non frequenti, le reazioni allergiche non devono essere sottovalutate. Sintomi tipici includono: rash cutaneo, prurito, naso che cola e febbre da fieno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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