La primavera è arrivata e con essa anche l'ora legale. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo le lancette verranno spostate avanti di un'ora. Da sempre questo cambiamento suscita accesi dibattiti, ma qual è la differenza fra ora legale e ora solare? La prima è stata introdotta dalla legge in Italia il 3 giugno 1916 per ottimizzare le ore di luce naturale, con conseguenti risparmi in termini economici e di inquinamento. La seconda, invece, è stabilita astronomicamente dal passaggio del sole per il meridiano locale.
Domenica, dunque, si dormirà un'ora in meno, tuttavia questo piccolo inconveniente è presto obliato se si volge l'attenzione ai numerosi aspetti positivi del passaggio. Eppure, nonostante tale premessa, il corpo e la mente subiscono uno scossone e necessitano inevitabilmente di un periodo di adattamento. Gli esperti di Guidapsicologi.it hanno stilato una serie di consigli per sfruttare al meglio questo momento e per evitare un eventuale e non scontato esaurimento psicofisico.
L'ora legale e il ritmo circadiano
L'ora legale e il ritmo circadiano sono strettamente connessi. Con quest'ultimo che dura ventiquattro ore (il termine deriva dal latino "circa diem" ovvero "intorno al giorno") si indicano le variazioni cicliche fisiche che ogni giorno interessano le attività biologiche dell'organismo. Dalla pressione arteriosa alla frequenza cardiaca, fino al ritmo sonno-veglia e alla temperatura corporea. Per non dimenticare, poi, la digestione, la sensazione della fame e il rilascio di alcuni ormoni.
Come ben si può intuire, esiste una relazione tra il ritmo circadiano e l'alternanza di luce e buio. Proprio la luce regola i cosiddetti "geni clock" che, a loro volta, sono in grado di gestire la quantità di proteine che, accumulandosi nel corpo, sono responsabili della veglia, dell'attenzione e della sonnolenza. Elemento chiave del ritmo circadiano è, infine, l'epifisi, una ghiandola situata alla base del cranio che produce la melatonina, la cui secrezione è legata alla luce. Il buio ne stimola il rilascio, al contrario gli stimoli luminosi ne inibiscono la produzione.
L'avvento dell'ora legale, quindi, influenza le funzioni vitali del corpo e lo stesso orologio biologico che cambia a seconda del fuso orario. Se il fuso orario viene spostato di un'ora, l'orologio biologico continuerà a funzionare in base all'orario precedente. Ad esempio, alle 7 del mattino esso avrà l'energia delle 6. È necessario, dunqe, un periodo di adattamento di diversi giorni, indicativamente cinque o sette.
Ora legale: l'aumento della quantità di luce fa sempre bene all'umore?
La connessione tra ritmo circadiano ed energia è assai evidente. In condizioni normali i valori dell'energia sono alti fra le 10 del mattino e l'una di pomeriggio. Dalle 14 alle 17 si verifica un calo spesso accompagnato da sonnolenza e seguito da un nuovo picco di breve durata poiché, con il tramonto, la quantità di melatonina inizia ad aumentare.
Il livello più basso si registra fra le 3 e le 7. Come già accennato, uno dei vantaggi dell'ora legale è l'incremento della luce, ma ciò può anche rivelarsi estenuante per l'organismo? La luce, in quanto grande fonte di energia, influenza l'umore rendendolo più reattivo. Una sua diminuzione, invece, sollecita uno stato di rilassamento. Entrambe le condizioni, tensione e distensione, sono importanti per la salute psicofisica.
Ad esempio, un periodo prolungato di inattività può portare a depressione. Al contrario un'eccessiva sollecitazione può sfociare in ansia e panico. Ad ogni modo, diversi studi sull'influenza delle ore diurne dimostrano che, nella maggior parte delle persone, l'incremento della luce è fonte di buonumore. Tuttavia, ci sono soggetti con una variante del gene CRY1 che impedisce il rilascio della melatonina fino alle 2 o alle 3 del mattino. Gli stessi sono quindi costretti a dormire quando i loro livelli di energia sono ancora alti e a svegliarsi quando questi livelli sono bassi.
Come sfruttare al meglio l'ora legale
L'ora legale può
rivelarsi un'alleata del benessere, a patto però di non cadere nel vortice dell'esaurimento psicofisico a causa di un eccesso di energia. Ciò si può evitare seguendo alcuni semplici ma efficaci consigli:- stare al sole: l'esposizione coscienziosa promuove la sintesi di vitamina D che, tra le varie funzioni, regola un enzima che trasforma il triptofano in serotonina, l'ormone del buonumore;
- andare in palestra: con l'aumento delle ore di luce è più facile vincere la pigrizia e trovare lo sprint necessario per fare attività fisica;
- dedicarsi del tempo: un'ora in più di luce significa poter donare il giusto spazio alle proprie passioni o anche solo obliare per un po' la frenesia quotidiana;
- risparmiare: l'adozione dell'ora legale si riflette in maniera positiva sui costi di luce e gas, consentendo di risparmiare. Un grande vantaggio se si considerano i tempi che corrono.
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