Salute

Parlare da soli è salutare? Scopriamolo insieme

Parlare da soli è una pratica molto comune, che risponde a esigenze specifiche. Scopriamo perché accade, come comportarsi e quali i segnali da non sottovalutare

Parlare da soli è salutare? Scopriamolo insieme
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Alzi la mano chi non ha mai parlato da solo, con il proprio io e ad alta voce. Gli esperti confermano che parlare da soli è una pratica normale e molto diffusa, e che non deve provocare vergogna o sconforto, a prescindere dalla ragione scatenante. Che sia conseguenza diretta di un comportamento, di una necessità o di un disturbo emotivo o mentale. Dialogare con sé stessi, ad alta voce o in silenzio, è un atteggiamento che affonda le radici nell'infanzia durante le fasi ludiche in solitaria, con i giochi o con l'amico immaginario. Ai piccoli serve per interiorizzare l'interazione con i più grandi, ma anche per tranquillizzarsi e concentrarsi, una tecnica utile e che viene portata avanti nel tempo.

Parlare da soli, le motivazioni

Parlare da soli

Parlare da soli, come accennato, è una pratica comune e consueta che ci accompagna per tutta la vita, ed emerge in particolare quando si ha bisogno di districare i nodi di una condizione che richiede particolare attenzione. Spesso il dialogo a voce alta serve per fare chiarezza tra i vari pensieri, che risultano aggrovigliati o necessitano di un'analisi ulteriore. A volte serve a spronare se stessi, ad aumentare l'autostima, a sconfiggere le negatività, l'ansia del momento e come forma di incoraggiamento. Un monologo privato che giova al benessere personale, molto positivo, che serve per migliorare la propria conoscenza. Aiuta anche a sfogare rabbia, tensioni e nervoso, in particolare se durante un'accesa discussione le parole non sono emerse nel modo giusto e si possiede un animo più riservato e timido. Inoltre può servire a sentirsi meno soli e a riempire un vuoto, a concentrarsi maggiormente su una questione annosa, a spronarsi e a farsi coraggio.

Parlare da soli, i benefici

Parlare con se stessi

Secondo gli esperti parlare da soli è un segno di grande intelligenza dato dal confronto con il proprio io, dal dialogo interiore utile a risolvere le problematiche che attanagliano la serenità quotidiana. È un confronto, un'azione utile a trovare una risposta e, principalmente, la via migliore per conoscersi coltivando la propria interiorità e preservando le idee personali. Offre anche innumerevoli benefici, ad esempio aumenta la fiducia personale, la motivazione a raggiungere gli obiettivi e a focalizzare meglio i concetti espressi. Serve ad aumentare la concentrazione, specialmente se si sta svolgendo un lavoro, oltre a rielaborare emozioni, sentimenti e sensazioni fino a migliorare le capacità di interazione con gli altri: favorisce un dialogo più sicuro, fluido, partecipativo e consente una maggiore riflessione su dubbi e problemi, spingendo a osservare il tutto da angolazioni differenti. Per un'interazione positiva con il proprio io è importante non vergognarsi della pratica, anche se si viene scoperti, cercando di risultare positivi, gentili e indulgenti con sé stessi senza cedere alla negatività, ma infondendo coraggio.

Quali i segnali da non sottovalutare

Dialogo personale

La pratica del parlare da soli è molto utile e molto comune, non patologica, come abbiamo visto.

Esistono alcuni segnali da non sottovalutare che possono richiedere maggiore attenzione e magari il supporto di un esperto, come uno psicologo o un terapeuta. Ad esempio:

  • parlare da soli con eccessiva frequenza, potrebbe indicare l'assenza di rapporti sociali, una profonda forma di solitudine o la sensazione di non essere compresi a fondo. Un terapeuta potrà aiutare a districare la situazione fornendo la giusta chiave di lettura, in favore di una migliore socializzazione con gli altri;
  • quando si ha la sensazione di udire risposte e voci che giungono da proprio interno o al di fuori della mente. Delle allucinazioni uditive che richiedono un supporto da parte di un esperto di tipo mirato;
  • la presenza di un amico immaginario, una presenza normale durante l'infanzia che va analizzato se presente in età adulta;
  • quando parlare da soli non serve più a risolvere ma si trasforma in denigrazione verso se stessi, un disagio e con rimproveri annessi. Per questo è necessario chiedere un supporto esterno.
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