«Purtroppo si sta prospettando nuovamente lipotesi di una riduzione dellorganico della Fondazione Santa Lucia». Lo dichiarano, in una nota, il dirigente regionale Ugl Sanità Lazio Pietro Bardoscia e il segretario provinciale di Roma Ugl Sanità Antonio Cuozzo. «Allaccordo raggiunto in prefettura nei mesi scorsi, nella quale si sospendeva la procedura di mobilità con limpegno della Regione Lazio a trovare una soluzione sulla questione Santa Lucia - prosegue la nota - il decreto commissariale n.88 del 23 dicembre 2009 ha invece confermato i criteri generali di cui ai decreti n. 41/09 e 56/09 firmati dallallora presidente Piero Marrazzo. Vogliamo ricordare che soprattutto il decreto commissariale 56 del 28 luglio 2009 ha disconosciuto lo status e la natura di ospedale di rilievo nazionale di alta specializzazione per la riabilitazione neuro-motoria e di Ircss della Fondazione. Quindi la negazione di operare quale ospedale di alta specializzazione, il mancato pagamento mensile delle prestazioni di riabilitazione extraospedaliere ex art.26 sospese dal dicembre 2008, la mancanza di presa datto da parte dellAsl Roma C di tutte le cessioni di credito allInps e allInail effettuate dalla Fondazione Santa Lucia sono tutte cause che se non risolte presto determineranno il tracollo della Fondazione stessa». «Occorre intervenire con urgenza - concludono i sindacalisti - perche in ballo cè la vita dei lavoratori, che rischiano il posto di lavoro, e dei tanti pazienti che vengono curati al Santa Lucia».
Sulla vicenda sono intervenuti anche il segretario regionale dellUdc Luciano Ciocchetti (che ha auspicato ogni soluzione utile a scongiurare il rischio di 241 licenziamenti) e il capogruppo alla Pisana Aldo Forte, secondo il quale «è veramente grave che la Regione Lazio non si sia adoperata per trovare una soluzione alla difficile situazione in cui versa da tanto tempo il Santa Lucia.
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