«Sarà un sindaco difficile da eguagliare»

Casini: «Con lei potreste essere la Capitale»

«Sarà un sindaco difficile da eguagliare»

Chiara Campo

Il più eloquente è Pierferdinando Casini: «Se c’è stata una rompiscatole straordinaria quando ero presidente della Camera - non usa mezzi termini il leader dell’Udc - è stata il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti. Ogni volta che c’era da difendere gli interessi della scuola italiana, mi azzannava come un cane lupo. Se sarà così anche a Milano, sarete la capitale d’Italia. E noi faremo tutto il possibile per farla vincere». La candidata sindaco della Cdl sorride ma conferma: «Sarò così anche a Milano». Il Senatùr del Carroccio Umberto Bossi invece predice che il nome di Letizia Moratti «sarà di buon auspicio per queste elezioni comunali». Gianfranco Fini, presidente di An, assicura che l’ex ministro è «garanzia non solo di serietà ma anche di impegno e capacità».
Ma è del leader di Fi, Silvio Berlusconi, lo «spot» più appassionato per la candidata a Palazzo Marino alle comunali del 28 e 29 maggio, e con la mente vola addirittura alle elezioni successive: «Sarà un sindaco difficile da eguagliare per chi verrà dopo di lei». Sul palco del Palalido, ieri mattina i leader della Cdl hanno voluto lanciare compatti la campagna elettorale di «Letizia Moratti sindaco». Gliele hanno pure «cantate». Ha iniziato Bossi ad intonare «O mia bella madunina», invitando la platea a seguirlo. Ha chiamato sul palco anche la Moratti e Berlusconi, e quando il presidente di Fi è sceso, il senatur lo ha sollecitato, «sei tu il cantante». Berlusconi si è quindi esibito in alcune strofe di «Nostalgia de Milan», raccogliendo applausi e la battuta di Bossi: «Silvio, hai già trovato un lavoro».
Clima di festa, cori da stadio ed entusiasmo per una sfida elettorale che guarda al di là dei confini milanesi. Lo puntualizza il governatore Roberto Formigoni, quando afferma che «siamo qui per confermare un grande patto, il Comune e la Regione devono andare avanti insieme con la Cdl per segnare il faro di riscossa per tutto il Paese. A Milano il 9 e 10 aprile abbiamo stravinto trascinando con noi un risultato formidabile per tutte le regioni del Nord. Alle comunali con la Moratti stravinceremo ancora». Casini conferma che le amministrative saranno «un’occasione per i moderati di ripartire da qui verso il futuro».
Il tributo di Berlusconi parte dalla Moratti e si allarga a tutte le donne, che «quando abbinano all’intelligenza l’intuito politico, sono ineguagliabili. Portano nella vita politica la loro concretezza di madri e mogli». Non è mancato comunque nulla al sindaco Gabriele Albertini e alla sua giunta, si affretta a sottolineare il leader di Fi. «sono stati 9 anni esemplari, abbiamo prodotto risultati che sono di esempio per tutte le amministrazioni delle grandi città, e vogliamo continuare. Abbiamo proposto qualcuno come la Moratti che viene dal mondo del lavoro e ha la nostra stessa base: la moralità del fare». Perché politica, afferma, «vuol dire impegno nel lavoro di ogni giorno per mantenere le promesse fatte quando si è chiesto il voto agli elettori».


Bossi è «convinto che la Moratti saprà portare avanti il progetto dell’Istituto di cinematografia», la cittadella che sta sorgendo al posto dell’ex Manifattura Tabacchi. E aggiunge che «Milano deve pensare un po’ di più a se stessa, perché qui a furia di avere il “coeur in man” si è rovinata con le sue mani».

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