Sbarco record a Lampedusa, arrivano in 500

da Lampedusa (Agrigento)

Poco prima delle otto, a Lampedusa sono giunti su un solo barcone 403 immigrati (tra questi un bimbo di pochi mesi e una donna incinta), e 36 persone sono state bloccate a terra, dopo che avevano abbandonato in acqua la loro barca. Un paio d’ore più tardi altri trenta clandestini sono stati soccorsi a Sud dell’isola da una nave della Marina militare. E in serata altri 35 clandestini su un natante sono stati agganciati da una motovedetta della guardia costiera a Sud di Lampedusa e poi portati a terra. Sabato erano ricominciate le «prove generali» degli sbarchi, con una sessantina di arrivi, mentre procura e ministero degli Interni aprivano un’inchiesta sul Cpt di Caltanissetta, dopo le vessazioni denunciate da alcuni immigrati che, trasferiti nel Centro di Agrigento, dove sono interrogati, dicono di sentirsi «sotto pressione» ma di aver «fiducia nella giustizia».
A sostegno del centro nisseno scende in campo il parlamentare di Forza Italia Filippo Misuraca, per il quale ci sarebbe una «manovra per la chiusura dei Cpt». A Lampedusa la giornata delle emergenze è cominciata con una telefonata ai carabinieri di Agrigento, con la quale un clandestino chiedeva aiuto per sé e per oltre 400 suoi compagni di viaggio. Concluse le operazioni di soccorso, ancor prima che gli extracomunitari fossero identificati è scattato un altro allarme: un immigrato con un telefono satellitare ha chiesto soccorso da un barcone che si trovava in navigazione nel Canale di Sicilia, al largo di Malta. La segnalazione è stata girata dalle autorità italiane ai colleghi de La Valletta.
La ripresa degli sbarchi porta a oltre 500 le presenze nel Cpt di Lampedusa, che ne può contenere 190 e fa ripartire le polemiche, con il vicepresidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli, che accusa il governo dell’Unione: «Andiamo in Libano a pavoneggiarci facendo finta di essere una super potenza e poi non ci accorgiamo che il Paese sta venendo invaso e che questa invasione sarà destinata a continuare a lungo, perché ormai nei Paesi di provenienza dell’immigrazione tutti sanno che con questo governo le porte del Paese sono aperte per tutti e che prima o poi tutti verranno regolarizzati».
Se il presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, fa appello all’Ue, ritenendo che bisogna mettere a punto «una strategia europea per fronteggiare il fenomeno», il leader siciliano dell’Unione, Rita Borsellino, invita il governatore a partecipare al dibattito d’aula all’Assemblea regionale, prima di avanzare proposte al governo nazionale e al Parlamento europeo.

Intanto, per il senatore di An, Alfredo Mantovano, i clandestini giunti ieri a Lampedusa «sono da mettere in conto al governo Prodi: quanto sta accadendo negli ultimi mesi ha assunto dimensioni incomparabili col passato».

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