Si alzano i toni dello scontro sui Dico e se da un lato gli interventi di
Ruini suscitano le proteste anche di molti cattolici di sinistra, Oscar
Luigi Scalfaro in testa, dall'altro l'informazione del mondo cattolico
ribadisce giudizi sempre più severi. Proprio ieri il presidente emerito si è
augurato un'astensione del Vaticano sulla polemica in tema di Dico: «La
Chiesa, pure nella fermezza dei suoi principi, non ha mai compiuto in 60
anni interventi che ponessero a un bivio obbligato i parlamentari cattolici.
Confido che interventi del genere non ci saranno. Se dovessero avvenire,
distruggerebbero la possibilità stessa di una presenza dei cattolici in
Parlamento in condizione di dignità e libertà».
Per il quotidiano cattolico Avvenire, il disegno di legge sulle coppie di
fatto rischia di «introdurre la legittimazione dell'incesto nel nostro
ordinamento». E in un editoriale di prima pagina a firma di Giuseppe Dalla
Torre, il quotidiano dei vescovi ribadisce che «non si tratta di una
questione cattolica e bisogna riportare il tema sui corretti binari di una
valutazione razionale». L'Osservatore Romano invece risponde al gruppo di
intellettuali che chiede alla Cei di stare zitta per evitare la rottura tra
Stato e Chiesa: «La Chiesa sulla famiglia ha il dovere di parlare. Chi
vuole, ascolta. Ma non le si chieda di tacere». Così mentre da un lato Prodi
dall'India esprime tre no comment, Piero Fassino spiega che non commenta:
«La Chiesa è critica partendo dalla fede, ha diritto di farlo ma un conto
sono le opinioni, un altro le funzioni di uno Stato». Intanto Fausto
Bertinotti considera l'interventismo della Chiesa come «una posizione
post-conciliare originata, più che da arroganza, da paura». Interviene anche
Pier Ferdinando Casini: «La mia è una convivenza per convinzione - spiega,
riferendosi alla sua vita privata - ma dico no a quel ddl che considero un
pasticcio». L'ex presidente della Camera inoltre sottolinea che «non bisogna
mischiare Chiesa e Politica.
mestiere». Gianfranco Fini, An, ribadisce la posizione della Cdl: «Il
governo di centrodestra non avrebbe fatto una legge» sulle unioni civili. E
aggiunge che An non la appoggerà.
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