Il "vaffa" di La Russa a Fini ha scatenato le polemiche sulle risse in Parlamento. Eppure sembra che nemmeno negli Stati Uniti i toni tra i politici siano pacato: senatori e deputati passano infatti il 27% del loro tempo non ad occuparsi dei problemi sempre più urgenti del paese ma ad attaccarsi e insultarsi tra di loro. Lo rivela una dotta ricerca di un professore di Harvard che analizzato i comportamenti di quella che definisce la "tribù dei legislatori".
Un quarto del tempo dedicato agli insulti Una tribù con un linguaggio proprio, in cui il "morning business" inizia nel primo pomeriggio e i "chimps" non sono i primati ma i tagli ai finanziamenti, e che emerge in tutta la sua complessità nelle decine e decine di comunicati stampa che escono ogni giorno dagli uffici di Capitol Hill. Leggendoli bene si scopre che oltre un quarto delle dichiarazioni hanno l’unico obiettivo di attaccare un avversario.
"È sorprendente, il governo sta per andare in bancarotta, credo proprio questa settimana, e probabilmente noi vorremmo vedere i nostri rappresentarti negoziare tra loro piuttosto che insultarsi", ha spiegato il professor Gary King, riferendosi alla grande crisi che si sta vivendo in queste ore a Washington dopo un mancato accordo sulla finanziaria potrebbe portare da sabato allo shutdown, la serrata degli uffici governativi. Insomma, magari ci saranno meno risse verbali in pubblico, ma di certo gli attacchi non mancano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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