Scandalo intercettazioni, la difesa di Cameron: "Coulson? Col senno di poi non l'avrei assunto"

David Cameron si difende alla Camera dei Comuni, ma ammette che assumere l'ex direttore di News of the World come portavoce di Downing Street "è stata una mia decisione". "Me ne assumo tutta la responsabilità, ma Coulson è innocente fino a prova contraria", ha detto il premier britannico. Guarda il video

Scandalo intercettazioni, la difesa di Cameron: 
"Coulson? Col senno di poi non l'avrei assunto"

Londra - David Cameron parla alla Camera dei Comuni. Tra gli schiamazzi dell "Con il senno di poi non avrei offerto a Andy Coulson l’incarico", ha detto il premier britannico parlando del dimissionario portavoce di Downing Street, ex direttore del tabloid inglese News of the World, al centro dello scandalo intercettazioni. Coulson è stato arrestato e rilasciato su cauzione lo scorso 8 luglio. Assumere il portavoce? "È stata una mia decisione e la difendo", ha aggiunto Cameron, "Me ne assumo tutta la responsabilità. Ma se avessi visto prove dei suoi collegamenti con lo scandalo delle intercettazioni lo avrei licenziato". Poi Cameron ricorda che Andy Coulson è innocente fino a prova contraria: "Se si scopre che ha mentito sotto giuramento andrà incontro a gravi pene e saranno necessarie profonde scuse, ma sono all’antica e credo che una persona sia innocente finchè non è provato il contrario".

La fiducia nei media Secondo Cameron le rivelazioni nelle ultime settimane hanno incrinato la fiducia nei media, nella polizia e la politica. Ora "La gente vuole che agiamo dalla parte delle vittime, vuole che il governo metta fine alle pratiche illegali, che indaghi sui problemi della polizia e stabilisca una migliore relazione tra media e politici". Cameron ha poi aggiunto: "Sono stato il primo ministro a pubblicare la lista dei contatti tra Downing Street e i media perchè voglio completa trasparenza". Ma avverte: "Ci sono domande importanti a cui dobbiamo rispondere: come possiamo assicurare un ambiente libero nei media, perché operino nell'ambito della legge? Come possiamo assicurare che le forze di polizia responsabili e oneste agiscano senza paura e collaborino con i media, ma non siano mai a rischio di essere corrotti da questi? I rapporti tra polizia e media sono un problema, il nostro sistema sembra molto compromesso. L'eccessiva regolamentazione dei media potrebbe avere un effetto negativo su di noi e sulla nostra società".

Il conflitto di interessi Il premier ha inoltre ribadito che non ha rotto il codice ministeriale sul conflitto di interesse con i vertici di News International sul caso BSkyB: "Non ho mai avuto conversazioni inappropriate, mi sono escluso dal processo decisionale e non ho avuto alcun ruolo sull'offerta Bskyb. A differenza del partito (laburista, ndr), noi abbiamo dato prova di tutti i nostri contatti e incontri", ha precisato.

L'inchiesta L’inchiesta sulle pratiche illegali dei media riguarderà inoltre non solo la stampa scritta ma anche tv e social media, ha detto il primo ministro britannico, precisando che investigherà, ad esempio, su violazione di account e-mail. Cameron ha poi annunciato i nomi dei componenti della Commissione indipendente d'inchiesta sulle intercettazioni.

Ad affiancare Brian Leveson nell'indagine saranno Shami Chakrabarti, direttore dell'organizzazione per i diritti civili Liberty, Paul Scott-Lee, ex capo della polizia del West Midlands, David Currie, ex capo dell'agenzia per le comunicazioni Ofcom, Elinor Goodman, ex responsabile informazione politica di Channel 4 news, George Jones, ex responsabile dell'informazione politica del The Daily Telegraph, e David Bell, ex presidente del Financial Times.

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