
"Siamo alla sesta edizione ma non ci sono avvisaglie di crisi per la settima. Siamo fatti così: finiamo un'edizione stanchi morti, non riusciamo a pensare a cosa ne sarà di noi il giorno dopo, e poi ripartiamo con grande entusiasmo. Giuro che non ricorriamo a doping". Mago Forest (che un giorno di febbraio del 1961 nacque a Nicosia, Sicilia, col nome di Michele Foresta e poi perse il nome vero per colpa del suo talento) spiega così il mood a casa Gialappa's alla vigilia della nuova, attesa edizione di GialappaShow, in onda dal 20 ottobre ogni lunedì in prima serata su Tv8 in chiaro e su Sky. Si riparte con qualche novità nel cast e le cifre dell'edizione precedente dicono e che il motore della macchina comica romba sicuro: un milione e 246mila spettatori a episodio, con una media stagione del 5,53% e l'hashtag #GialappaShow a imperare in rete.
Mago Forest il gioco lo conosce, si deve partire dalle novità. Una new entry assoluta è Michela Giraud: alchimia riuscita col team?
"Io sono un ammiratore della Giraud, ci siamo già conosciuti a Lol XMas e siamo andati alla grande. In questa edizione sarà protagonista di una fiction ambientata in un convento, dal titolo Che Dio ci salvi. Sarà una suora molto particolare".
Ne è uscito Max Giusti, che interpretava un Aurelio De Laurentiis e un Alessandro Borghese di culto. È stato un addio doloroso?
"A casa nostra non ci sono mai adii, semmai degli arrivederci. Max arrivò a sorpresa e magari un altro anno tornerà, mai dire mai".
Brenda Lodigiani farà la parodia di Silvia Toffanin e Ubaldo Pantani dell'ultimo Joe Bastianich, quello del programma Foodish. La prenderanno bene?
"Per Toffanin posso assicurare, lei è una ragazza intelligente e molto autoironica. Pantani poi è davvero un cavallo di razza, e vi annuncio che farà la parodia anche di un altro personaggio bomba, per ora top secret".
Qualche rivelazione però ce la deve dare.
"Ma poi i Gialappi mi minacciano. Comunque eccone una: tutti sanno che Miriam Leone sarà la co-conduttrice della prima puntata: in futuro ci sarà anche un uomo, e si tratta di Pierfrancesco Favino, attorone che tutti vogliono, e con il quale ho interagito già al Festival di Sanremo tempo fa".
L'attore prezzemolo di tutti i film italiani si prende anche GialappaShow?
"Bè ma lui è così bravo. È vero però che in diversi film io e lui ci giochiamo la parte del protagonista: finora è andata sempre a lui, ma per la logica dei grandi numeri ora tocca a me".
Nella ricetta di GialappaShow c'è un bel po' di ironia sui programmi tv: spesso sui reality kitsch, Tentescion Ailand o Grande Fratello Rip, la versione dei concorrenti deceduti. La tv generalista oggi è davvero così ridicola?
"Bè, diciamo che alcuni programmi si impegnano a esserlo. Alcuni talk show finiscono per essere la parodia involontaria di sé stessi".
In un talk show il suo collega Enzo Iacchetti ha sbroccato: un comico dovrebbe mantenere sempre un certo distacco?
"Io invece difendo Iacchetti, il signore dall'altra parte lo aveva senza dubbio provocato. Sì, lui ci è cascato, è andato d'istinto".
Correttezza politica: come la trattate?
"Come sempre: se una cosa fa ridere la mettiamo. Basta non offendere".
La sua popolarità è davvero trasversale, piace a molti se non a tutti: ha mai rischiato un flop comico?
"Un comico, anche se bravo, rischia il flop solo se viene messo fuori contesto. Se non è nella sua comfort zone, come si dice oggi. Programmi come GialappaShow e Zelig lo sono".
C'è troppa comicità in tv secondo lei?
"Assolutamente no. Crozza, Luca & Paolo, Littizzetto, la Gialappa's. Un tempo c'era molta più comicità".
Ma avrà qualche hater?
"Se li ho, non so che esistono: perché non vado sui social. Se c'è qualche hater che vuole scrivermi qualche cattiveria sappia che mi deve spedire un fax".
A GialappaShow, a parità di stipendio,
le fanno fare sempre più cose: nella scorsa edizione ha ballato tantissimo."Tanto che la Carlucci mi vorrebbe per Ballando Con le Stelle. Un pensierino ce l'ho fatto. A patto che possa ballare con Barbara D'Urso".