Leggi il settimanale

L’uomo con le vertigini che insiste a volare

Raimund da marzo soffre di acrofobia. Si cura trasformando la paura in extra motivazione

L’uomo con le vertigini che insiste a volare
00:00 00:00

Sembrerebbe un paradosso: un saltatore che ha paura dell’altezza. Eppure, Philipp Raimund, uno dei più promettenti atleti del salto con gli sci tedesco, convive con questo controsenso agonistico. Nonostante sia tra i favoriti per la medaglia olimpica a Predazzo, la sua carriera sportiva è segnata da una sfida invisibile ma potente: a marzo, in cima al trampolino di Planica, quando ha guardato giù, per la prima volta, forse per le dimensioni dell’impianto, un brivido lo ha percorso. Vertigini. E ha scoperto di avere l'acrofobia.

«Ho paura dell'altezza», ha ammesso sui suoi canali social, una confessione che ha colpito nel segno. Un atleta che vola per un centinaio di metri dal trampolino, ma che ormai da mesi lotta ogni volta con il suo corpo che reagisce in modo incontrollabile e pericoloso. Come un violinista all’improvviso senza udito o un subacqueo che scopre di temere il profondo, Raimund affronta una difficoltà che potrebbe sembrare insormontabile per chiunque, figuriamoci per un professionista del salto con gli sci.

Nel marzo scorso, su quel trampolino all’improvviso diventato nemico, ha preferito rinunciare al salto, e tornare indietro. «Il mio corpo reagisce in modo strano, come se mi sfuggisse», ha detto. «Perdere il controllo per un attimo, mentre sei sospeso nell'aria, è una sensazione che non puoi prevedere».

Quella sensazione che dura solo un secondo e mezzo è la chiave della sua paura e su questo sta lavorando da mesi «con un mental coach, sono in buone mani», spiega, cercando di domare le sue paure. Fino a poco tempo fa, salire sul podio sembrava tornato un sogno lontano, ma con il tempo, quella paura che lo stava bloccando ha cominciato a diventare parte del suo percorso di crescita. Raimund ha imparato a convivere con essa e a usarla come carburante per migliorarsi.

Oggi, più che mai, la sua storia è un simbolo di resilienza e gli appassionati lo aspettano a Milano Cortina. Non solo ha raggiunto stabilità nei suoi salti, ma ha anche migliorato il controllo psicologico.

La comunità del salto con gli sci ha accolto con rispetto la sua sincerità, e i fan lo supportano indipendentemente dalla sua decisione di gareggiare o meno a seconda dei momenti. Philipp Raimund continua a sfidare se stesso, a volare, a saltare, sognando di andare oltre ogni limite, anche quello invisibile della sua fobia.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica