Uno sciopero di 24 ore già proclamato per il 22 giugno. Lo hanno annunciato Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Lombardia. Ma già domani alle 16 si svolgerà un presidio davanti a Palazzo Marino, per protestare contro la vendita del 50 per cento degli aeroporti milanesi. Picchetto organizzato da Cub Trasporti e altre organizzazioni sindacali. Le sigle hanno già chiesto un incontro al sindaco Giuliano Pisapia, che dopo il 30% di Sea messo allasta solo lo scorso dicembre (e finito al centro di uninchiesta che vede coinvolti i vertici di F2i che hanno vinto il bando) è pronto a privatizzare un altro 50% della proprietà. «I sindacati di base hanno già scioperato - ricorda la Cub -, nonostante la pesante attività antisindacale dei vertici Sea e lindifferenza dei sindacati confederali. Se questa operazione andrà in porto la gestione degli scali passerà di fatto ai privati, il pubblico sarà estromesso dal controllo».
Sulla privatizzazione di Sea il sindaco intende lanciare un referendum, ma la consultazione popolare non convince nemmeno la Cgil, «si innescherà uno scontro tra lavoratori e cittadini se il Comune presenta la manovra con un vago obiettivo di diminuire le tasse».
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