Scippata in centro con la sorella Gettata a terra, muore in ospedale

Il suo cuore piuttosto malandato non ha retto allo spavento e allo strapazzo, e qualche ora dopo lo scippo in cui era rimasta coinvolta insieme alla sorella, Gigliola Beratto è morta, ufficialmente per embolia polmonare. Donna estremamente colta e intellettualmente ancora molto attiva, Beratto era piuttosto popolare nel mondo della letteratura e della critica musicale anche per essere stata per trent’anni compagna del noto giornalista e scrittore Beniamino Dal Fabbro.
La pensionata viveva sola, in quanto il compagno era morto nel 1989 e dalla relazione non erano nati figli. Recentemente si era trasferita in via delle Camelie 10, in un’elegante palazzina di quattro piani, dove aveva continuato a leggere, scrivere e fare traduzioni. Tra il 5 e il 7 maggio del 2008 aveva parlato a lungo dell’ex compagno nel corso di una lunga intervistata eseguita da Catia Cantini per conto della biblioteca di Belluno. Beniamino Dal Fabbro era infatti nato nel capoluogo veneto il 14 agosto 1910. Poeta, scrittore e traduttore, in particolare di Flaubert, Baudelaire, Valéry e Camus, nel dopoguerra collaborò con diversi giornali, dal «Gionro » ad «Avvenire». Nel 1955 conosce Gigliola Beratto con cui stabilirà una relazione durata fino alla morte.
L’anziana era rimasta solo ma non per questo aveva cessato di studiare e tradurre. Almeno fino a due o tre anni fa quando le morì una delle sorelle e il suo cuore cominciò a non funzionare più bene. Da allora viveva molto ritirata e usciva solo quando venivano i famigliari a prenderla. Come l’altra sera quando la sorella Edda, 78 anni, era andata a suonare alla sua porta. Le due anziane era uscite e si erano recate in centro in auto. In via Giotto attorno alle 17.30 l’agguato. Le due donne stanno camminando sottobraccio quando arriva uno scooter nero con due uomini a bordo, il volto coperto da passamontagna. Il passeggero si è sporto dal sellino e ha strappato la tracolla della signora Edda, contenete documenti, chiavi, effetti personali e una somma che la vittima non è stata in grado di quantificare. Lo strappo ha fatto barcollare la donna che però è riuscita a rimanere in piedi. Lo scossone ha invece fatto cadere la sorella.
Gigliola Beratto è rimasta ansimante a terra, un passante ha chiamato i soccorsi e un’ambulanza ha raccolto la donna, portandola al San Carlo. I medici non riscontravano grossi danni, qualche leggera escoriazione, ma la povera pensionata continua a respirare la fatica. Lo spavento l’aveva duramente provata e verso le due di notte un’embolia polmonare l’ha uccisa. Ho almeno questa è la causa di morte ufficiale segnata sul referto del medico.
Nel frattempo la polizia ha iniziato le ricerche per trovare i due balordi, segnalati in fuga, dopo il colpo, verso piazza Buonarroti.

Gli investigatori si sono messi a caccia delle telecamere in zona, acquisendo i filmati, nella speranza qualche agente riesca riconoscere nei due banditi qualche vecchia conoscenza. Anche se non sarà facile, nel caso di cattura, anche la responsabilità per la morte dell’anziana.

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