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Sconterà un mese di carcere il primo soldato obiettore

Primo caso di disobbedienza nelle forze armate israeliane dal 12 luglio scorso, quando è iniziato il conflitto con gli Hezbollah libanesi. Il capitano della riserva Amir Pester, 31 anni, ha respinto l’ordine di richiamo e ha annunciato ai suoi superiori di non poter assolutamente partecipare ai combattimenti «per motivi di coscienza». Di conseguenza è stato condannato a 28 giorni di detenzione in una prigione militare. Quando avrà terminato di scontare la pena, non è escluso che riceva un nuovo richiamo. Secondo la stampa, Pester si è mostrato inamovibile nella sua decisione malgrado sia amico di uno dei due soldati presi in ostaggio dagli Hezbollah, Ehud Goldwasser. Entrambi hanno infatti studiato al Politecnico di Haifa. «Nei primi giorni Amir era favorevole alla guerra», ha detto la sua compagna, Nitzan Lahav. «Ma il sostegno è andato via via scemando mentre in Libano le perdite umane tra i civili crescevano a dismisura.

La strage di Cana (nel Libano del sud), tre giorni fa, è stata decisiva».

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