Si è dovuto infondere tanto coraggio Sergio Fossati, comandante della Polizia locale, per raccontare al marito di Dania e padre di Michele che il beffardo destino in colpo solo gli ha portato via per sempre moglie e figlio. Michele Zolli, 31 anni, tecnico informatico, ieri mattina era a casa: durante la notte era stato poco bene, aveva deciso di rimanere a casa dal lavoro. Ad agosto la famiglia si era trasferita da Monza a Lissone, in via Martiri della Libertà 8. In casa Michele (ha lo stesso nome del figlio) è seduto sul divano, piange, mostra tutto il suo dolore. Sembra spaesato, forse è troppo presto per rendersi conto dellinaudita tragedia. «Scrivete, scrivete che Dania e Michele rimarranno sempre nel mio cuore. Li amerò per tutta la vita», dice.
Nellappartamento arrivano i parenti: piangono, si disperano. «Non è giusto, è una disgrazia troppo grossa», dice col volto bagnato di lacrime la mamma di Michele. Abbraccia il figlio, cerca di consolarlo. «Stamattina ero a casa, ho salutato Dania e mio figlio spiega Michele -. Quando ho visto luniforme del comandante dei vigili ho capito, ma non credevo mi fosse capitata una tragedia così atroce».
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