Una scuola per bimbi egiziani come in via Quaranta
19 Dicembre 2005 - 00:00Nel week-end lezioni di arabo per 30 ragazzi Lassessore Simini: «Faremo controlli»
Gioia Locati
Lezioni «scolastiche» concentrate nel fine settimana? O un raduno di preghiera a cadenza bisettimanale? Da un podi tempo sono stati notati una trentina di bambini islamici, dai 6 ai 12 anni, in zona Fulvio Testi. Si ritrovano il sabato e la domenica al civico 282, nei locali al piano terra (che nei giorni feriali ospitano un ufficio), i maschi da una parte, le femmine dallaltra. Hanno zainetti e quaderni. Fra gli adulti due donne velate, forse le insegnanti. Il movimento è stato notato dalle guardie giurate che controllano il palazzo e dal personale che lavora in altri uffici. Secondo i testimoni, i bambini si ritroverebbero alle 10 e rimarrebbero nellufficio fino alle 16 dopo una pausa pranzo. Nel cortile dello stabile ci sono sedie e tavolini di un ristorante che resta chiuso nel fine settimana. Ieri verso le 14 i ragazzini erano nel cortile, mangiavano panini e bevevano coca cola. E a chi chiedeva loro che cosa stessero facendo in un condominio deserto rispondevano di avere organizzato «una festicciola». Secondo indiscrezioni il gruppetto proviene dallo stesso giro di persone che frequentavano via Quaranta, listituto abusivo chiuso in autunno. Là studiavano abusivamente 300 bambini. Di questi oggi 140 frequentano le scuole pubbliche e il pomeriggio un doposcuola di cultura araba.
Un altro gruppetto è tornato in Egitto, ma, «sono ancora parecchi i bambini islamici che non vanno a scuola» ha ricordato lassessore allEducazione Bruno Simini. Che è cauto di fronte allipotesi di una nuova «mini-scuola» illegale. «Mi auguro che non sia unattività alternativa alla scuola pubblica, ossia che questi bambini frequentino le lezioni gli altri giorni della settimana.
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