Scuola islamica, lunedì nuova protesta

La vicenda della scuola di via Quaranta è all’impasse. Questo week end ci potrebbe essere una pausa e lunedì potrebbe riprendere la protesta dei genitori e degli alunni. La richiesta di una «tregua» è arrivata da Sandro Antoniazzi, ex candidato sindaco del centrosinistra e mediatore tra comunità islamica e autorità cittadine: «Oggi è giorno di preghiera per i musulmani, domani (ieri e oggi per chi legge, ndr) facciamo una meditazione laica e domenica è giorno di preghiera cattolica: prendiamoci tre giorni di pausa e lunedì ripartiamo alla ricerca di una soluzione».
Sono in «stand by» anche genitori dei circa 300 bambini che frequentavano via Quaranta. La maggior parte di loro è delusa e amareggiata: «L'unica cosa importante è che i nostri figli possano tornare a studiare», dice una delle madri più attive nella protesta. «Ci hanno detto di mandare i ragazzi delle medie alle statali e va bene - aggiunge - mentre per quelli delle elementari si sarebbe trovata un'altra sede. Abbiamo aspettato, ma ancora niente: è più di un mese che i nostri figli non vanno a scuola». Speravano che da lunedì i loro bimbi (quelli delle elementari) potessero prendere lezioni alla Fondazione Mantegazza, ma poi il mancato via libera dell'Ufficio scolastico regionale e del ministero dell'Istruzione ha bloccato tutto nei giorni scorsi.


Dunque qualcuno è disposto ad andare fino in fondo e propone di portare, proprio lunedì, i figli in via Quaranta: «Che ci facciano almeno riaprire la vecchia scuola per qualche giorno, finché non si trova un'altra sede».

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