Non solo negozi, locali, cinema e palestre ma anche chiese e oratori per portare Dio nel cyberspazio. Questo il possibile scenario evolutivo di Second Life secondo la previsione della Compagnia di Gesù. Civiltà Cattolica, lautorevole quindicinale dei gesuiti, ha infatti avanzato lipotesi di unofferta religiosa autorevole rivolta non agli esseri umani in carne e ossa ma ai loro avatar del mondo virtuale. In un sol colpo, una delle più ascoltate voci del mondo cattolico, è riuscita a centrare lobiettivo per il quale i guru del web hanno speso fiumi di parole su libri, giornali o in conferenze per decenni: riconoscere dignità alle relazioni, ai comportamenti, che si tengono attraverso le proiezioni virtuali dellio.
In questo spazio i soggetti commerciali, sociali o religiosi si confrontano con le proiezioni virtuali degli esseri umani grazie a regole condivise, reciprocamente consapevoli della ambigua «virtuarealtà» di ogni azione. Ma proprio per questo le regole del gioco appaiono più labili, più suscettibili di deroghe, con la possibilità di creare interstizi di sospensione delleticità. Ciò che una persona non farebbe mai nella vita reale può diventare più semplice attraverso il filtro dellavatar. Ma non per questo, ammonisce tra le righe Civiltà Cattolica, leffetto di tali deroghe alla moralità appaiono meno devastanti. Gli esseri artificiali di Blade Runner si interrogavano sulla consapevolezza della morte, gli avatar di Second Life si dovranno, da ora in poi, interrogare sulla consapevolezza del peccato che, mettendo in discussione i comportamenti di un ammasso di pixel, automaticamente metterà in discussione limmortalità dellanima del suo creatore.
Mi chiedo per esempio, e stando alle considerazioni di Civiltà Cattolica, senza alcuna sfumatura di ironia, se un giorno non debba essere necessario arrivare al confessionale con lelenco dei peccati commessi in proprio e quelli commessi attraverso il proprio avatar o se essi possano considerarsi equiparabili. E mi chiedo anche cosa accadrebbe se, come la Chiesa, anche i demoni scoprissero che «la terra digitale è, a suo modo, anchessa terra di missione».
Autore di «Inferi On Net», Mondadori, collana Urania numero 1400, anno 2000.