«Sei italiano? Ci fai schifo» Allarme naziskin sui Mondiali

Parla il ragazzo aggredito da alcuni xenofobi a Berlino. «Appena hanno capito da dove venivo mi hanno massacrato con un mazza da baseball»

da Berlino

Gianni Congia, che nel suo letto d'ospedale sembra ancora più esile di quanto appare normalmente, racconta con evidente stupore l'aggressione subita sabato scorso nel cuore della notte a Berlino, in un quartiere bohemienne della capitale tedesca normalmente non frequentato dai nostalgici del Terzo Reich e di Adolf Hitler. Congia, 30 anni, che è originario di Sanluri in provincia di Cagliari, aveva appena finito di lavorare nella trattoria «Delizie d'Italia» dove aveva sostituito un compaesano. In realtà la sua attività professionale, con la quale si mantiene da dieci anni in Germania e da tre anni a Berlino, è quella di gelataio, ma se la cava anche in cucina e così per una sera ha preparato antipasti nel ristorante ben noto a Berlino. All'uscita, a notte avanzata, si è diretto verso casa quando ha incrociato tre figuri, vestiti di nero, testa rapata e scarponi Doc Martens tipici dei simpatizzanti dell'estrema destra. Con fare arrogante, ricorda Congia, gli hanno chiesto una sigaretta. Un pretesto evidentemente per sentire il suo accento, seguito subito dalla domanda sul Paese di origine. «Vengo dall'Italia» ha detto Congia, e a quel punto qualcuno ha gridato «straniero di merda», «non vi vogliamo», mentre un altro ha estratto da sotto il giubbotto una grossa mazza, tipo quelle da baseball, con la quale ha sferrato un violento colpo alle gambe del nostro connazionale, spezzandogli un ginocchio. «Un colpo alla testa l'ho evitato solo per un riflesso condizionato», ricorda Congia, e mostra la lacerazione che gli ha prodotto non lontano dalla tempia sinistra.
Se fosse stato preso in pieno in quel punto, probabilmente non avrebbe potuto parlare così presto con i giornalisti, italiani e tedeschi, accorsi in gran numero nel grande ospedale «Vivantes» dove è ricoverato al terzo piano del reparto di chirurgia. La polizia di Berlino, che cerca gli autori dell'aggressione, lo ha interrogato per diverso tempo, per cercare di ottenere più informazioni possibili, e poi si è rivolta alla popolazione, chiedendo aiuto ai possibili testimoni. Il ministro regionale dell'Interno a Berlino, Ehrhart Koerting (Spd), ha condannato l'aggressione di Congia ed ha promesso che sarà fatto tutto il possibile per trovare i responsabili e dare loro la punizione meritata. «Questi gesti sono una vergogna per Berlino e non vanno assolutamente tollerati» ha detto Koerting, indignato.


L'aggressione a poche settimane dall'avvio dei campionati mondiali di calcio in Germania (la finale sarà proprio a Berlino) ha sollevato preoccupazione tra i responsabili della sicurezza, in quanto potrebbe essere un anticipo di cosa potrebbe succedere quando per le vie tedesche si aggireranno le tifoserie di varie nazionalità. Dati ufficiali pubblicati ieri danno un aumento degli estremisti di destra da 1.290 nel 2004 a 1.385 nel 2005 nel Brandeburgo, la regione intorno a Berlino da dove potrebbero venire anche gli aggressori di Congia.

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