Il Senatùr fa l’indeciso ma sta già scrivendo il programma con Letizia

«Letizia Moratti sindaco? Vediamo, ne dobbiamo ancora parlare con Berlusconi». Domenica Umberto Bossi ci ha provato ancora. Un altro affondo. Ma solo per alzare il prezzo quando sarà il momento di trattare vicesindaco e assessori, perché il Senatùr è gia al lavoro per fissare i capitoli del programma da presentare agli elettori. La prova che l’alleanza della Moratti con la Lega regge. E che il resto è solo tattica. Perché la scelta è scontata, assicura il coordinatore regionale del Pdl Guido Podestà, la Moratti sarà ricandidata per completare «quanto di buono già fatto in questi primi cinque anni». «L’Udc dentro o fuori? Guido Podestà è diventato presidente della Provincia - taglia corto Ignazio La Russa - anche senza bisogno dell’Udc». Decisive, fa capire Podestà stesso, «saranno le logiche romane che al momento portano alla scelta di presentare un candidato del terzo polo, ma non credo che il l’elettorato dell’Udc che in Lombardia è sempre stato di centrodestra, seguirà questa scelta». Porte aperte, invece, a una possibile alleanza con la Destra di Francesco Storace. Di questo e altro si è discusso ieri a Palazzo Isimbardi durante il coordinamento del Pdl. Sul tavolo l’analisi della situazione politica dato che in Lombardia presto andranno al voto due province e oltre 250 Comuni. Tra cui appunto Milano.


Già pronto un mese di manifestazioni del Pdl «per dare sostegno a Berlusconi ingiustamente attaccato da magistrati e giornalisti e per far conoscere agli italiani il lavoro di questo governo». Si parte nel fine settimana con gazebo e banchetti in appoggio a Berlusconi e al governo. Nel successivo si parla di federalismo e in quelli che verranno di Expo e di sicurezza e immigrazione.

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