Sequestrata un'intera collina «abusiva» in Calabria

I carabinieri di Soverato scoprono reati ambientali e irregolarità edilizie: denunciato un insegnante per aver violato il vincolo paesaggistico. Nel mirino una pista carrabile dal mare alla sommità, dove doveva essere costruito un fabbricato

Se non è un record poco ci manca. Un'intera collina è stata posta sotto sequestro dai carabinieri della compagnia di Soverato, in seguito ai controlli contro abusivismi edilizi e reati ambientali.
È scattata la denuncia di un insegnante di Catanzaro, M.P., 52 anni, ritenuto responsabile di aver realizzato opere abusive, in una zona vincolata paesaggisticamente, senza autorizzazione. Sono stati i militari dell'Arma della stazione di Gasperina ad accorgersi delle opere abusive, grazie anche all'apporto di un elicottero dell'Arma, individuando la zona in località «Provolaci» di Montauro.
Nei lavori privi di autorizzazione era stata realizzata una pista carrabile di circa un chilometro che collegava il mare con la collina dove doveva essere realizzato un fabbricato. Dai controlli incrociati con l'ufficio tecnico comunale è emerso che non erano state rilasciate autorizzazioni, anche perché l'area è vincolata a tutela del paesaggio.


L'attività di terrazzamento sulla collina, nonchè l'allargamento della pista carreggiabile in terra battuta erano avvenute senza alcun titolo abilitativo. Il sequestro dell'area è stato poi convalidato dal Gip del tribunale di Catanzaro.

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