Come "L'Estate nei tuoi occhi" trasforma una serie teen in un racconto universale

Con la terza stagione, "L’estate nei tuoi occhi" chiude il cerchio iniziato con le prime, delicate estati dell’adolescenza. Belly, ormai cresciuta, si trova a fare una scelta definitiva tra Conrad e Jeremiah, ma il cuore della serie va oltre il triangolo amoroso: è un racconto di formazione, perdita, famiglia e identità. Un finale maturo e malinconico che rinuncia all’effetto sorpresa per raccontare la verità delle emozioni, chiudendo con grazia una storia che ha fatto sognare milioni di spettatori

Come "L'Estate nei tuoi occhi" trasforma una serie teen in un racconto universale
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Ci sono serie che crescono con i loro personaggi, che ti prendono per mano in un momento della vita e poi, lentamente, ti insegnano a lasciarlo andare. L’estate nei tuoi occhi è una di queste. Dopo tre stagioni su Prime Video, il teen drama tratto dai romanzi di Jenny Han (già autrice della trilogia Tutte le volte che ho scritto ti amo) arriva al suo capitolo conclusivo, e lo fa abbandonando – o meglio, maturando – quell’atmosfera sospesa e dorata delle prime estati per raccontare qualcosa di più adulto, più vero, forse anche più doloroso. La terza stagione si apre con un tempo nuovo: quello del dopo, delle scelte fatte, degli amori già vissuti, dei silenzi pieni di significato. Belly, Jeremiah e Conrad non sono più gli adolescenti confusi e impulsivi che ci avevano fatto battere il cuore nelle prime due stagioni. Ora ci sono le università, le distanze, i rimpianti e la voglia – finalmente – di essere onesti con se stessi. Eppure, tutto comincia come sempre d’estate. Ma è un’estate diversa, l’ultima: quella in cui tutto deve trovare una direzione.

La fine di un triangolo (e l’inizio di una scelta)

Chi ha seguito la serie, sa che la storia ha sempre girato intorno a un triangolo amoroso: Belly divisa tra Jeremiah, il migliore amico solare, e Conrad, il fratello introverso e malinconico. E per due stagioni abbiamo assistito a incertezze, litigi, incomprensioni, baci rubati, addii non detti. Nella terza stagione – ambientata dopo un salto temporale – vediamo Belly e Jeremiah insieme, fidanzati, all’apparenza felici. Ma qualcosa scricchiola. Il tempo passato ha cambiato tutti, ma non le verità che erano già emerse. L'amore che sembrava più facile, più leggero, ora mostra tutte le sue fragilità.

Il ritorno di Conrad, che nel frattempo ha iniziato a studiare medicina, fa riemergere emozioni sopite. E con esse, la consapevolezza che la scelta di Belly non può più essere rimandata. Nessun colpo di scena eclatante: solo la vita che accade, che obbliga a guardarsi dentro e a capire cosa – e chi – ci fa davvero sentire a casa.

Una serie che cresce (insieme a noi)

Il bello di questa stagione è proprio questo: non cerca di stupire, ma di raccontare. Non c’è la drammaticità forzata di tanti teen drama, ma un tono più maturo, riflessivo. I personaggi si interrogano, sbagliano, tacciono, chiedono scusa. È una stagione fatta di attese, di sguardi più che di parole, di pause più che di gesti eclatanti. Anche la regia segue questo andamento: i colori restano caldi, ma meno brillanti, come a volerci dire che la nostalgia non è tristezza, ma memoria viva. La colonna sonora, da sempre uno dei punti forti della serie, accompagna i momenti più emotivi senza invaderli, lasciando spazio alla delicatezza.

Belly non è più solo la ragazza "trasformata" da un’estate. È una donna che si prende la responsabilità di dire: “Questo voglio, questo no.” E anche i due fratelli, così diversi eppure così legati, trovano un modo nuovo di stare al mondo, fuori dalla competizione e dentro a se stessi.

Amore, famiglia, perdita: cosa resta davvero

Oltre all’amore romantico, questa stagione lavora molto bene anche sul tema della famiglia, dell’amicizia, della perdita. Susannah, la madre dei ragazzi, se n’è andata, ma la sua presenza aleggia ovunque. I legami familiari diventano nodi emotivi forti, soprattutto nei momenti in cui il passato torna a bussare. La storia tra Steven e Taylor – personaggi secondari all’inizio – esplode finalmente in tutta la sua dolcezza, dando spazio a un amore più sano, quasi più adulto, intriso di autenticità. Un contrappunto necessario e azzeccato.

Il senso dell’estate (quando finisce davvero)

L’estate nei tuoi occhi si conclude senza gridare, ma lasciandoti qualcosa addosso. Il titolo della serie sembra cambiare significato: non è più l’estate della bellezza che sboccia, del primo bacio o della gelosia adolescenziale. È l’estate dei ricordi che ci formano, degli addii che ci fanno crescere, degli amori che scelgono di restare. Il finale, che molti aspettavano con ansia, è coerente, emozionante e – finalmente – risolutivo.

Non sveleremo chi sceglie Belly (anche se, in fondo, chi ha seguito con attenzione poteva già intuirlo), ma possiamo dire che la sua scelta ha il sapore delle cose giuste. Non perfette, ma vere.

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