Il mondo delle serie tv americane come lo abbiamo conosciuto non esiste più. La seconda golden age, che ha attraversato i primi dieci anni del 2000, può anche aver innovato il mondo del piccolo schermo regalando alle serie tv la dignità che merita ma, allo stesso tempo, è stato causa del suo male. Se in quel periodo sono entrati nella storia i piccoli (ma grandi) intrighi di Desperate Housewives o le vicende al limite dell’assurdo dei naufraghi di Lost, successivamente ci si è trovati di fronte a un periodo di grandi cambiamenti, dove non sempre l’abbondanza è sinonimo di qualità. Prima, all’eterno conflitto delle reti gratuite e terrestri, in America e come nel resto del mondo, si è affiancata la produzione di serie nate e concepite per la tv via cavo e a pagamento che, per un altro decennio, ha permesso alla qualità di trionfare sul cambiamento. Ora, alla tv si è affiancato lo streaming e si sta notando come Netflix e affini hanno permesso al mondo dell’intrattenimento di compiere un’altra evoluzione. In bene ma anche in peggio.
Da una parte, a una forte riscoperta dei grandi cult del passato (disponibili tutti e subito) si è affiancata una produzione di serie e miniserie di grande impatto visivo. Le idee, però, cominciano a scarseggiare e le major e i grandi produttori guardando al futuro del comparto televisivo attingendo al loro stesso passato. Infatti, negli ultimi due anni con il proliferare delle piattaforme di streaming a pagamento, si nota come i grandi cult rivivono ma sotto una forma diversa. Un esperimento che, a volte, funziona in termini di ascolti ma, in realtà, non è altro che un modo per acquistare l’affetto di un pubblico che pare non sia più interessato a una serie tv come era venti anni fa. Il futuro può anche essere luminoso e radioso, eppure all’orizzonte per il comparto televisivo, non si intravede nulla di nuovo.
Baywatch, Stargate e Robocop: le serie che potrebbero tornare in tv
È lecito aprire una parentesi sull’instabilità del mondo delle serie tv alla luce di quanto sta accadendo negli Usa. Le notizie sono cominciate a trapelare dopo la fusione tra HBO Max e Discovery che, nel corso degli ultimi mesi, ha portato alla cancellazione di tanti progetti in corsa come la serie di Westworld e il film su Batgirl. Dal prossimo 23 maggio (per ora solo negli States) verrà lanciata una nuova piattaforma on web, chiamata Max, come nuovo contenitore di programmi originali. Per ora non sarà visibile in Italia ma i suoi echi sono arrivati anche nel nostro Paese. Con l’annuncio del lancio della nuova piattaforma sono cominciate a trapelare in rete diverse indiscrezioni su tante e nuove serie che potrebbero arrivare in tv (non è detto che saranno su Max). Ad esempio, si vocifera di un remake di Baywatch per raccontare una versione più contemporanea della serie cult con Hasselhoff e la Anderson. Ma non è tutto. Alla MGM, dopo che è stato acquistato da Amazon per la cifra record di 8.5 miliardi di dollari, scava nel fondo del suo catalogo per cercare di riproporre titoli di successo. Si pensa a serie (o film) dedicati a Robocop, a Stargate, Saranno Famosi e I Magnifici 7. Oltretutto si sta ragionando a espandere l’universo di Creed e trovare il modo di farlo vivere anche in tv. Da questa strategia, James Bond non è stato preso in considerazione (essendo un titolo della MGM).
Un secondo spin-off sul mondo di Game of Thrones (e non solo)
Su progetti ancora in fase embrionale, è la piattaforma di Max che – per l’appunto – ha idee più chiare anche se hanno destato un po' di polemiche da parte del pubblico. Come la serie tv su Harry Potter che azzera gli 8 film arrivati nelle sale per proporre in tv una visione più vicina ai libri; come la serie tv spin-off legata a The Big Bang Theory di cui però, per il momento, non si conoscono altri dettagli; si aggiunge anche un altro tassello sul puzzle de Il trono di Spade dato che, dopo il successo di House of the Dragon, si aggiunge A Knight of the Seven Kingdom, un prequel che è ispirato ai racconti di Dunk and Egg di Martin. Ai progetti in fase di realizzazione altri sono già pronti a debuttare in tv, come la stagione 4 di True Detective, la miniserie The Sympathizer con Robert Downey Jr e The Regime con Kate Winslet.
Febbre da remake
La nostalgia è una canaglia, come cantavano Al Bano e Romina Power. Ed è bello ricordare i "tempi che furono" con uno sguardo melanconico ma non si può vivere di soli ricordi. A volte è anche giusto vedere (e raccontare) il mondo che ci circonda per capire come risolvere i problemi che stanno interessando i dibattiti politici e sui social. Questa febbre da remake sta diventando quasi incontrollabile come se il nostro stesso passato culturale sia l’unico modo per stigmatizzare e fotografare i tempi che corrono. La tv si è sempre fatta portavoce dei grandi problemi e interrogativi della società dei consumi, ma nel riproporre vecchie glorie sotto nuove forme è giusto trovare la risposta a tutti i nostri problemi? I progetti possono essere anche di ampio profilo ma in pochi riescono a sfondare tra il pubblico e la critica. Quelli che sono in fase di realizzazione già creano un po' di mal di pancia, e quelli arrivati in tv qualche anno fa, non hanno fatto tutti una bella fine. Il remake dei Visitors è stato cancellato dopo due stagioni, per esempio. Stessa fine per il sequel di Dallas e di Dynasty. Se il successo tarda ad arrivare, perché non proporre qualcosa di nuovo?
Una terza golden age ma solo per i boomer
Come abbiamo visto, il futuro non è per nulla radioso. Non solo quello che abbiamo di fronte ma anche tutto il comportato televisivo proprio non riesce a uscire fuori da un girone dantesco che sta affossando la sua credibilità. Dopo un periodo di stasi, l’universo televisivo americano può anche aver trovato il modo di stare a galla, il modo però non è quello giusto.
È pur vero che nel nostro passato ci sono i fondamenti della società attuale, ma perché non sganciarsi da certi pragmatismi e cercare di raccontare ciò che siamo diventati senza ripetere gli stessi errori? Altra domanda a cui, per ora, non c’è una risposta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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