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Serial killer e psicopatici: torna in streaming la squadra di Criminal Minds

La serie crime sui profiler dell'Fbi torna in streaming con nuovi episodi. Criminal Minds è più cupo che mai ma ancora più accattivante. Dal 18 gennaio su Disney+

Serial killer e psicopatici: torna in streaming la squadra di Criminal Minds
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È stata una tra le serie tv a sfondo crime che più hanno segnato gli anni 2000. Il primo episodio di Criminal Minds è andato in onda in America nel lontano 2005 per arrivare poi in Italia l’anno successivo e trovare ottimi consensi nel nostro Paese. Sviluppata da Jeff Davis, lo show è andato in onda per ben 15 anni, trovando la sua conclusione nel febbraio del 2020. La serie ha raccontato le indagini di un gruppo di esperti criminologi dell’Fbi, una squadra che lavora per l’Unità di Analisi Comportamentale, incaricati di elaborare un profilo psicologico degli assassini seriali. Squadra di esperti impegnati su più fronti per assicurare il "soggetto ignoto" alla giustizia e fermare così la scia di omicidi. Una serie di grande valenza, quella di Criminal Minds, che però nel corso del tempo ha dovuto affrontare diverse problematiche, sia dentro al set che fuori dal set. Dopo 15 anni e ben 324 episodi all’attivo, una crisi di ascolti ha costretto il network della Cbs a correre ai ripari.

La cancellazione è stata la scelta più ovvia, ma la storia di Criminal Minds non era ancora finita. Infatti, qualche mese dopo la trasmissione dell’ultimo episodio, è cominciato a circolare in rete la notizia che la serie sarebbe potuta tornare sugli schermi con un sequel. Un progetto molto contestato dai fan di vecchia ma che ha trovato comunque molto interesse nella comunità dei social. E così, gli agenti speciali sono tornati in tv per nuove indagini sul filo del rasoio con una serie sequel dal titolo Criminal Minds: Evolution. La prima stagione, da 10 episodi, negli Usa è su Paramount+ mentre in Italia arriva su Disney+ dal 18 gennaio a cadenza settimanale (dove sono disponibili poi tutte le stagioni della serie "madre").

Nella rete dei serial killer

La storia riprende il suo percorso nel 2022 quando la dottoressa Tara Lewis (Aisha Tyler) viene incaricata di indagare sul ritrovamento di alcuni cadaveri in container. Con tutta la vecchia squadra che ha preso strade diverse, è impossibile riuscire a convincere i vertici dell’FBI a cercare di scoprire cosa ci sia dietro quel ritrovamento. Tutte le attenzioni adesso sono rivolte a una sparizione di una giovane ragazza che è stata rapita a seguito dell’uccisione della sua famiglia. Sul campo ritornano l’agente David Rossi (Joe Mantegna) segnato dalla morte della morte, la caparbia JJ (A.J. Cook), l’agente Luke Alvez (Adam Rodriguez) e Penelope Garcia (Kristen Vangsness). Le piste portano a un social network per giovani in cui la vittima è riuscita ad adescare le sue vittime. La risoluzione del caso, però, porta con sé un’altra macabra scoperta, spalleggiata da un’intuizione della dottoressa Tara. Pare che sia nata una fitta di rete di serial killer, che si è costruita sul web durante i mesi più duri del confinamento e che ora, una volta cadute le restrizioni, possono agire.

Indagini serrate per una serie disturbante

Non è mai stata una serie facile da digerire. Criminal Minds non ha mai lesinato nel raccontare le pieghe più oscure dell’animo e della mente umana. Con un tratto fermo e deciso la serie ha cercato di spiegare perché sono i demoni interiori la causa scatenante della follia. Il sequel alza ancora di più l’asticella, tanto da rendere la storia più cupa e malsana, conducendo i personaggi ad affrontare i propri malesseri e, nello stesso momento, fotografando una società allo sbando che si è trasformata in qualcosa di ancora più pericoloso. Rispetto al passato, in cui la squadra si trovava a dover fermare la furia di un solo killer, ora suo malgrado è costretta a cacciare un soggetto ignoto scaltro e intelligente capace di creare attorno a se una fitta rete di killer, disposti a tutti pur di proteggersi l’uno con l’altro. L’idea con cui è iniziata la serie è di ottima fattura e, nonostante la vicenda occhieggia al fan di vecchia data, può essere seguita anche dal neofita che si appassiona a un abile gioco al gatto con il topo.

Chi resta e chi va nella nuova stagione

Quasi tutti i personaggi storici sono tornati per la nuova stagione. Come abbiamo visto, c’è Joe Mantegna, A.J. Cook e Adama Rodriguez. Grandi assenti, però, sono due volti noti e molto amati dal pubblico. Manca all’appello Spencer Reid e Matt Simmons (che era entrato nel cast dalla stagione 13). Per l’attore Daniel Henney (che per l’appunto interpretava Matt) pare che non ci sia nessuna possibilità di ritorno perché ha preso altri impegni lavorativi, mentre per Matthew Gray Gubler, che ha presto il volto all’amato dottor Reid, ci sarebbero possibilità di vederlo nella serie come ha rivelato lo stesso creatore in una recente intervista. "Per Matthew c’è ancora posto nella storia. La sua scrivania è vuota ma può essere riempita in qualsiasi momento". Da quel che sembra, l’attore ha voluto prendersi una pausa dal personaggio che ha interpretato fin dal primo episodio nel lontano 2005.

Si sentiva il bisogno del ritorno di Criminal Minds?

Si sentiva il bisogno di un crime di questa portata. Assolutamente sì. Criminal Minds, tra alti e bassi, ha rappresentato un pezzo di storia per la tv contemporanea. Forse il ritorno è arrivato in un lasso di tempo troppo breve ma non ha deluso le aspettative. Il primo episodio è molto solido e ha saputo giocare bene con tutte le prospettive di una storia più coesa e meno dispersiva. Oltretutto, il passaggio da un canale terrestre a uno in streaming ha dato agio al racconto di essere più fresco, più disinibito e più conciso, proprio perché si rivolge a un pubblico ampio e selettivo. E forse, riportare in tv un marchio come Criminal Minds fa capire quando il mondo della serialità non riesce a trovare ancora un progetto nuovo e stimolante.

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Serie dal set turbolento

Nel corso degli anni ci sono stati diversi tornado che si sono abbattuti durante le riprese di Criminal Minds. Ad esempio, l’amato Sherman Moore, che ha interpretato Derek Morgan, ha chiesto agli autori di far morire il suo personaggio nella stagione 11 proprio perché sentiva di doversi prendere una pausa dal set. Ancora scotta l’uscita di scena Jason Gideon dopo due stagioni, ma ha fatto discutere il licenziamento di Thomas Gibson che ha interpretato l’agente Hotch a causa di un alterco con i produttori che sarebbe finito in una rissa sul set. L’attore non è tornato nella stagione finale né tantomeno è stato preso in considerazione per il sequel.

Altre indagini per la squadra di David Rossi

In America già si pensa al futuro di Criminal Minds: Evolution. I dieci episodi sono piaciuti molto al pubblico e alla critica, tanto è vero che la serie è stata già confermata per un’altra stagione. Potrebbe debuttare in America per la fine del 2023 per una trasmissione in Italia nel 2024.

Si mantiene l’idea di un unico caso che abbraccia tutti gli episodi.

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