Ultim'ora
Autonomia, ok dalla Cassazione al referendum per abrogazione
Ultim'ora
Autonomia, ok dalla Cassazione al referendum per abrogazione

Tutti i segreti di Riverdale: alla (ri)scoperta del teen drama

Su Amazon Prime Video ci sono le prime cinque stagione di Riverdale, l'ultimo vero teen-drama "puro" di ultima generazione

Tutti i segreti di Riverdale: alla (ri)scoperta del teen drama

Per la nuova generazione, troppo giovane per gustare Dawson’s Creek e The O.C., è stata la serie che ha più rappresentato il passaggio dall’adolescenza al mondo degli adulti. Basata sui personaggi della Archie Comics, la serie di Riverdale è stata un vero e proprio fenomeno della rete, riuscendo a essere sia un drama intra-generazionale che un thriller audace e complesso. Una miscela che, poi, ha regalato allo show un successo di pubblico, permettendo di rinnovarsi di anno in anno. In America – in onda sul canale delle CW - si attendono gli episodi della settima e ultima stagione, in Italia, la serie è su Amazon Prime Video con le prime 5 stagioni. Bastano per comprendere la gittata del fenomeno di Riverdale e sono sufficienti per capire quanto sia influente nell’attuale panorama televisivo, pieno di remake, reboot e newequel. Di sicuro, la serie ha avuto i suoi alti e bassi ma resta comunque un prodotto capace di fotografare la generazione che "vive e vegeta" nel mondo dei social.

Riverdale è figlia di una lunga sperimentazione. È il frutto di un percorso messo in atto per esplorare in lungo e in largo l’universo dei teen. È l’unica che, in un certo qual modo, conserva tutte le caratteristiche di una teen novel, ma va oltre, come è successo con Pretty Little Liars, catapultando i protagonisti in un gioco di misteri, segreti nascosti e uccisioni efferate. Sì, è una caratteristica che non sempre è stata vincente. Nonostante tutto, Riverdale resta l’ultimo verso racconto giovanile degli anni 2000 e ora vi spieghiamo il perché.

Quattro grandi amici e tanti misteri da risolvere

Il nome della serie fa riferimento a una fittizia cittadina dell’entroterra americano descritta come un luogo pieno di luci e ombre. Protagonisti sono Archie, Betty e Juggy a cui si unisce Veronica, party girl della Grande Mela che si trasferisce a Riverdale. I 4 ragazzi, più adulti di quello che sembrano, fin dall’inizio devono fare i conti con un dramma che si abbatte su tutta la comunità. In riva al fiume è stato trovato il corpo senza vita di Jason Blossom, ragazzo di una famiglia molto in vista. L’evento getta un’ombra oscura su Riverdale e, di conseguenza, apre un Vaso di Pandora fatto di segreti e torbidi misteri. Niente è ciò che sembra in quel paesino così caratteristico. Ognuno ha qualcosa da nascondere. Persino i 4 amici inseparabili che, da bravi detective, cercano di sciogliere il nodo alla matassa. L’omicidio di Jason è solo il primo dei tanti guai che si abbattono su Riverdale.

Folgorante è stata la prima stagione

Il primo episodio è andato in onda negli Usa nel gennaio del 2017 e la serie subito è stata baciata dal pubblico. Complice quel plot che ha unito il thriller al drama, Riverdale ha trovato immediatamente il modo di imporsi in un panorama televisivo in continuo movimento, trovando spazio in una fetta di utenti che, all’epoca, già si approcciavano alle piattaforme streaming. Infatti, la serie è stata l’ultimo prodotto teen concepito per la tv gratuita. Complice una storia di ottimo spessore che ha regalato tanti colpi di scena e una risoluzione del caso che ha sollevato molte critiche, la serie ha veleggiato altro senza mai perdere la sua potenza narrativa. I 13 episodi della prima stagione sono stati il classico di esempio di come il genere dello young-adult può essere declinato con tutto. La miscela è stata poi ripetuta nella seconda stagione, nel momento in cui Riverdale è stata presa di mira da un serial killer, chiamato Black Hood, e in parallelo si sono affrontate altre storie personali, come quella di Betty che ha scoperto di avere un fratello segreto. La serie vira verso la soap-opera ma i contenuti sono sempre di altro profilo. All’improvviso, però, qualcosa è andato storto.

Poi l’incontrollato declino

La terza stagione ha segnato un punto di rottura con il passato. Nel senso, i protagonisti sono proiettati verso l’università e sono consapevoli di dover prendere scelte di vita e di cuore molto difficili. La storia si fa più cupa, come anche l’atmosfera, ma non riesce a essere sempre coinvolgente. C’è sempre la venatura thriller ma è più fantasiosa, come quella legata al gioco da tavolo di Gryphons & Gargoyles che apre a storie dal sapore esoterico, fino ad arrivare alla questione degli snuff movie e di un segreto celato all’interno di un college per giovani scrittori. Poi c’è il salto temporale nella stagione 5. I ragazzi sono adulti ma sono alla completa deriva di loro stessi, ancorati al passato e alla vita che avevano a Riverdale. Questo cambio di registro ha influito non solo sulla qualità del racconto ma anche sugli ascolti, tanto da convincere i vertici del network a confermare la stagione finale, sperando che possa tornare ai fasti di un tempo.

Perché è l’ultimo teen drama "puro" presente in tv

Al di là dei problemi di natura strutturale, la serie merita di essere vista. Non è dedicata solo a un pubblico di giovani che troveranno tutti i classici clichè di una drama teen, ma Riverdale funziona per diversi fattori. Sia perché rivolge anche uno sguardo agli adulti, con storie d’impatto, semplici e oneste, ma perché ha avuto l’ardire e di vincere una scommessa che si credeva persa in partenza. Ovvero saper cavalcare le mode del momento, e fotografare la società di oggi con tutti i suoi pro e contro. Qui si parla di amicizia (quella vera), di amori, di sogni, desideri con un tratto potente e per nulla anacronistico. Una particolarità che nelle serie nate dopo Riverdale si è perso.

I fumetti della Archie Comics

La casa editrice dedicata, per l’appunto, ai più giovani è in attività dal 1939 con il nome MLJ Comics (dalle iniziali dei suoi fondatori). Poi nel ’41 ha preso il nome di Archie Comis. Ed è Archie il nome del protagonista della serie di punta. Venne ideato nel 1941 ed ebbe nel tempo molto successo tanto da comparire in decine di testate per oltre cinquant'anni. Il successo del personaggio e delle serie a fumetti portò alla produzione di trasposizioni radiofoniche e televisive e fu tale da divenire un nome molto comune fra i giovani. La prima era è andata avanti fino al 2015 per essere ripresa poi nel 2018 con un taglio meno vintage e più moderno. Da questa casa editrice è uscito fuori anche il personaggio di Sabrina, una strega che vive nella città di Greendale, su cui poi sono state realizzate ben due serie per la tv.

Riverdale-serietv1

Doveva essere un film per il grande schermo

La prima sceneggiatura è stata scritta nel 2013 ed è stata presentata alla FOX con il nome di Archie. Non era stata concepita per una serie tv ma bensì per un film, primo di un’ipotetica serie di lungometraggi. Il progetto, però, non è piaciuto ai vertici della FOX che ha tenuto nel cassetto la sceneggiatura per più di un anno, prima di arrivare alla CW che, successivamente, con le giuste modiche, ha deciso di approvare il progetto. Il primo episodio è stato girato nel 2016 e l’anno successivo è arrivato in tv. Tutto il resto è storia.

Betty e Juggy un amore dentro e fuori il set

Lili Reinhart che interpreta Betty Cooper e Cole Sprouse che presta il volto al bel Juggy, nella serie sono al centro di tante storie. Anche una amorosa. Nata per caso, ha poi accompagnato il pubblico nel corso del tempo. Si amano (e si odiano) durante le riprese e si amano anche fuori dal set. Come riportano i rotocalchi, i due farebbero coppia fissa da diverso tempo, anche se di recente, secondo alcuni tweet che sono trapelati in rete, i due avrebbero deciso di prendersi una pausa proprio perché pressati dall’interesse da parte dei fan e dei media.

Da Riverdale a New York fino a Greendale (e ritorno)

Più che spin-off, da Riverdale sono state create due serie ambientate nello stesso universo. Una è Katy Keene e l’altra è Le terrificanti avventure di Sabrina. La prima, ambientata nel cuore pulsante di New York, non ha avuto un buon successo tanto da essere cancellata dopo una sola stagione.

La seconda, invece, è stata uno dei più grandi fenomeni di Netflix. Conclusasi, non senza polemiche, dopo 4 stagioni, il personaggio di Sabrina ha fatto un’apparizione in Riverdale, in una serie di episodi durante la stagione 6.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica