«Serve coerenza politica negli apparentamenti»

«Gli apparentamenti di coalizione in vista dell’importante appuntamento per le regionali segneranno pesantemente le scelte politiche successive. In una regione come il Lazio che per 5 anni è stata vessata da riduzioni dei servizi, disavanzo sanitario, aumenti smisurati di tasse e ticket è auspicabile che prima di stringere un patto di alleanza si esamino su quali termini poggia quell’apparentamento. La coerenza politica nella scelta è prova di serietà. Occorre un governo fatto di concretezza, non di emotività». A sostenerlo è il segretario regionale della Fials Confsal Gianni Romano.
«L’apparentamento della candidata alla presidenza del Pdl con il partito di Casini segnerà inevitabilmente, se il Pdl assieme all’Udc vincerà le elezioni, il corso amministrativo del Lazio nella sua interezza. Per andare al sodo si tratta sostanzialmente di politiche sanitarie che interessano oltre l’80 per cento delle risorse regionali. Né l’Udc, né Renata Polverini hanno però spiegato agli elettori - prosegue Romano - quali siano i punti di raccordo sulla delicata materia sanitaria. Mettiamo quindi da parte emozioni e suggestioni sul concetto di famiglia tradizionale e sul valore della vita, care sia alla Polverini che all’Udc e sicuramente apprezzabili tanto per un politico quanto per un sindacalista, per fare invece chiarezza su temi prioritari come la sanità. Sanità significa diritto di curarsi, diritto alla salute, qualità della vita: obiettivi concreti nella vita di ogni uomo. C’è da analizzare il piano sanitario regionale, da fare il punto sul piano di rientro dal deficit, si deve progettare la nuova rete dei servizi ospedalieri e ambulatoriali e non ultimo, serve un impianto realistico per la continuità assistenziale che faccia da strumento di raccordo tra ospedale e territorio. Purtroppo quindi in questo clima di sfacelo gestionale non è possibile lasciarci prendere dall’emotività in una regione come il Lazio dove la giunta Marrazzo sarà ricordata per aver chiuso due ospedali (il Nuovo Regina Margherita e il San Giacomo) e aver proposto la chiusura del Forlanini. Piuttosto - precisa - sull’emotività che lega la Polverini all’Udc ci sarebbe da spiegare agli elettori come sia possibile che la stessa Udc si sia apparentata nel Lazio con la candidata del centrodestra e in Puglia con il candidato del centrosinistra.

La signora Polverini pesi bene le alleanze quando si tratterà di presentare agli elettori, in concomitanza alla lista dei candidati Pdl al Consiglio regionale, anche un’eventuale squadra di governo. Se l’Udc entrerà nel governo della Regione Lazio non potrà avere ruoli troppo preponderanti rispetto a quelle forze politiche che da sempre hanno tenuto fede alla coerenza di schieramento».

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