Sesso al Cie: agente assolto dopo due anni

Condannato per aver violentato alcuni transessuali mentre era in servizio al Cie di via Corelli, un ispettore di polizia ha passato un paio d’anni in galera, prima che la Cassazione annullasse la sentenza d’Appello. Per legge infatti un clandestino parte lesa o testimone in un processo ha diritto al permesso di soggiorno per motivi di giustizia. Cosa ottenuta dopo la denuncia dai due trans che subito sparirono senza mai presentarsi ai processi. Nonostante questo i giudici condannarono il poliziotto a 7 anni in primo grado e a 5 in appello. L’ispettore Mauro Tavelli, 48 anni, al Cie di via Corelli dall’inizio del Duemila, venne accusato da due transessuali di violenza sessuale e arrestato nell’aprile del 2010. I due trans sparirono dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno e in udienza vennero utilizzate le loro denunce, raccolte però in assenza di un avvocato, procedura obbligatoria in quanto entrambi accusati di vari reati.

Dopo le condanne in primo e secondo grado, arriva la sentenza della Cassazione che, riconosciuti errore procedurale e mancanza di credibilità delle vittime, ha annullato la sentenza e chiesto un nuovo processo. Aprendo le porte a una sicura assoluzione e a una conseguente richiesta di danni per ingiusta detenzione.

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