Sfilano anche gli «antagonisti» Il Comune accende le telecamere

È l’altro Primo Maggio, quello dei centri sociali. Quest’anno con loro sfilano anche le tute blu della Fiom-Cgil, «meglio insieme agli autonomi piuttosto che ai confederali in corteo con Letizia Moratti». Scelta che non impedirà però di lasciare sui muri di Milano uno slogan indelebile: «10,100,1000 Nassirya». Già, da due anni a questa parte è la cifra della Mayday parade: traccia vergognosa che i milanesi si ritrovano puntualmente dopo il passaggio del corteo. Stavolta però, fa sapere Palazzo Marino, contro i vandali del Mayday parade ci sono le telecamere: «Ho chiesto al comandante dei vigili che tutte le telecamere montate nei punti strategici della città siano attive e che le registrazioni siano tenute il tempo necessario per presentare eventuali denunce alla procura della Repubblica» dice Riccardo De Corato.

«L’amministrazione comunale» continua il vicesindaco «non tollera una sfida alla città che si ripete ogni anno, con tanto di muri imbrattati, vetrine infrante e scritte offensive». Avvertimento che coinvolge anche gli antagonisti habitué «dell’oscuramento delle telecamere»: infatti, «il danneggiamento del terminale non impedisce l’invio dei dati che si riferiscono ai momenti precedenti».

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