Sforzesco, storia ad acquarelli

Maestoso e impenetrabile per secoli. Custode di misteri e segreti. Oggi il Castello sforzesco è raccontato con uno sguardo inedito. Quello delle illustrazioni di Jack Jow e degli aneddoti raccontati da Amélie Galè, entrambi pseudonimi di due storici dell’arte milanesi.
Il libro Il Castello Sforzesco (Officina Libraria, pagg. 64, euro 12,50) che verrà presentato oggi alle ore 18 alla Raccolta Bertarelli, ripercorre, come un moderno carnet de voyage, tipici del grand tour italiano, i sei secoli di storia che hanno trasformato il castello da fortino a dimora signorile. «Ci siamo accorti che mancava una pubblicazione di carattere più divulgativo su questo edificio storico della città - spiega Paola Gallerani della casa editrice Officina Libraria - così un anno fa è nata l’idea di questa guida». Sfogliare il libro e perdersi negli 80 acquerelli, usciti dalla pennello esperto di uno storico dell’arte, è scoprire atmosfere suggestive e angoli insoliti agli stessi milanesi. Non c’è solo la descrizione della Pietà Rondanini di Michelangelo e della Pinacoteca, ma anche il racconto sull’origine del nome della Torre Falconiera.

«Queste pagine - spiega la Gallerani - catturano l’essenza di capolavori straordinari e la vita quotidiana, popolata da milanesi, turisti e anche dai vecchi gatti del fossato».
Le illustrazioni del libro sono raccolte in una mostra gratuita aperta al Castello fino al 20 settembre tutti i giorni, inclusi il sabato e la domenica.

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