Dopo lo sgombero Al Marchiondi pronte cancellata e due nuove telecamere

Presto sarà rioccupato. Regolarmente. I suoi nuovi occupanti saranno studenti e non abusivi. Al Marchiondi, lo stabile che per mesi è stato al centro di occupazioni abusive e ripetute intrusioni la messa in sicurezza. Intorno all’ex istituto minorile la recinzione di circa 2.100 metri quadri a chiusura dell'intero complesso è stata ultimata. «Nei prossimi giorni - fa sapere il vicesindaco Riccardo De Corato -, oltre alle due telecamere già installate all’ingresso, saranno posizionati altri due impianti di videosorveglianza, le cui immagini saranno costantemente visionate dalla Control Room del Settore Sicurezza». Dal Comune, dopo il sopralluogo in via Noale, fanno sapere che continueranno i pattugliamenti diurni e notturni della Polizia Municipale. Grazie alla convenzione tra il Comune e il Politecnico, che prevede una concessione in uso gratuito trentennale, l’istituto diventerà residenza universitaria per studenti fuori sede con una capienza di 240 posti letto. Nei prossimi giorni il Politecnico inizierà i rilievi per la stesura del progetto definitivo. «Il Marchiondi - commenta De Corato - è un positivo esempio di come si possa intervenire per sottrarre al degrado un’area dismessa». Sono molte le aree di proprietà privata o pubblica che si trovano in condizioni di abbandono e incuria e per questo vengono ripetutamente occupate da rom e abusivi: «Per risolvere il problema - ha proseguito De Corato -, non servono provvedimenti tampone.

È invece necessario che, accanto ad una politica di sgomberi e moral suasion, i proprietari provvedano a chiudere e mettere in sicurezza le aree. Come è stato fatto per il Marchiondi o come ha fatto il Comune al cavalcavia Bacula».

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