Uno sgombero ogni due giorni Ma i rom tornano (quasi) sempre
8 Aprile 2007 - 03:04Il vicesindaco attacca: «Limpegno dei vigili rischia di essere vanificato. Il governo deve applicare una chiara politica di programmazione dei flussi»
A volte ritornano. Anzi: quasi sempre. Nel caso dei rom sgomberati dai campi abusivi il copione è già scritto. La polizia «smonta le tende» e puntualmente se le ritrova allo stesso posto neanche una o due settimane dopo. E il braccio di ferro può ripetersi allo sfinimento, basti per tutti lesempio eclatante di via Calchi Taeggi. Il 7 agosto del 2006 il primo sgombero, agli atti ne è stato registrato un altro il 21 agosto, poi esattamente una settimana dopo, unaltra operazione - stessa area - il 12 settembre e lultima lo scorso 12 gennaio. Cinque volte in cinque mesi. Tre sgomberi nellarco di sette mesi invece in via Concilio Vaticano II (il più recente lo scorso 21 febbraio), tre in venti giorni in via Venosta. Stesso film in via De Lemene e in via Bisceglie, nellarea della stazione di San Cristoforo. Dati che non scoraggiano il Comune, si va avanti è limperativo del vicesindaco Riccardo De Corato. «Altro che immobilismo - replica a chi accusa Palazzo Marino e polizia locale di stare a braccia incrociate davanti allemergenza rom -, i vigili sono costantemente impegnati contro gli insediamenti abusivi dei nomadi». Un super lavoro per gli agenti, «almeno uno sgombero ogni due giorni», fa il conto.
È lungo lelenco dei tentativi per cacciare i rom da spazi occupati abusivamente. Basta citare via Novara, via Val Formazza, il parco di viale Fermi. Oppure la zona Bovisa, tra piazza Alfieri e via Cosenz e tra i binari e il Cavalcavia Bacula. O ancora: gli ex magazzini del teatro alla Scala di via Baldinucci, dove si accampano puntualmente gli zingari e larea del ponte della Ghisolfa. Gli occhi dei vigili sono puntati e non si limitano certo a guardare.
Il problema, torna alla carica il vicesindaco, «è che questa gente anche una volta allontanata torna spesso a occupare gli stessi luoghi, provocando un estenuante circolo vizioso». In quindici mesi i vigili hanno eseguito ben 652 ispezioni e sgomberato 239 aree, «ma è alto il tasso di recidiva». De Corato difende dunque il lavoro «costante e meritevole» della polizia locale, ma puntualizza che limpegno «rischia di essere vanificato». Il nodo della questione «si può sciogliere solo a livello governativo, se non si agisce con una chiara politica di controllo e programmazione dei flussi, ogni intervento risulta parziale». E al Comune «tocca pagare le conseguenze dellapertura indiscriminata delle frontiere alla Romania».
Intanto, dopo le polemiche che hanno infiammato la discussione dentro e fuori dallaula del consiglio comunale, venerdì prossimo a Palazzo Marino si tornerà a parlare della situazione nomadi a Milano, durante la Commissione Sicurezza, decentramento e aree cittadine. Presieduta guarda caso dal capogruppo del Carroccio Matteo Salvini, che con le ronde leghiste intorno ai campi rom ha scatenato per primo il dissenso tra sindaco e Cdl.
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