Sgridato dalla mamma si impicca a dodici anni

Dramma adolescenziale a Mornico al Serio, piccolo centro di 2.600 abitanti della pianura Bergamasca, dove un ragazzino di 12 anni è stato trovato impiccato a un tubo che sporge dalla parete della sua camera. Forse un incidente, forse il tragico epilogo di un gesto dimostrativo. O forse, come ipotizzato dagli stessi familiari della vittima, all'origine dell'accaduto ci sarebbe un banale rimprovero della madre per i compiti delle vacanze non ancora eseguiti. Ma si tratta soltanto di un'ipotesi e nessuno potrà mai sapere cosa ha veramente causato la tragedia, né la giovanissima vittima ha lasciato biglietti o messaggi che possano fare spiegare il dramma.
La tragedia si è consumata mercoledì pomeriggio: lo studente era in casa insieme alla madre che, in vista dell'imminente inizio della scuola, lo aveva sollecitato a riprendere in mano i libri e completare i compiti delle vacanze. Un rimprovero banale, più che altro un richiamo. Ma all'ora di cena il ragazzino, che sembrava fosse uscito per incontrarsi con gli amici, non era ancora rientrato. E a scoprire il suo corpo senza vita è stata proprio la mamma. Legatissimo ai genitori e alle sorelline, il dodicenne frequentava la scuola media del paese.

Viene descritto come un ragazzo sereno, sensibile ma non introverso, che non aveva mai manifestato problemi e anzi era ben inserito dal punto di vista sociale; recentemente, aveva partecipato con altri volontari a organizzare una festa paesana. Del tutto normale anche il contesto familiare, senza problemi economici né di altro tipo.

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