Si accende l'Eurovision ma le polemiche anti Israele sono già roventi

Stasera la prima semifinale a Basilea. Continua la contestazione contro la concorrente Yuval Raphael

Si accende l'Eurovision ma le polemiche anti Israele sono già roventi
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Impossibile tenere le proteste fuori dall'Eurovision Song Contest. I dirigenti dell'Ebu (Unione europea delle tv) che organizza la kermesse provano in tutti i modi a dettare regole e invitare alla calma, ma quando un evento diventa così importante si trasforma in una calamita per chi vuole farsi sentire. Così stasera, con la prima semifinale, comincia in un clima teso la sfida tra i cantanti di 37 nazioni, quasi tutte europee più alcuni paesi come Israele. Ed è contro i rappresentanti israeliani che si è scatenata la protesta (a favore di Gaza) sfociata domenica in un tentativo di assalto alla cantante Yuval Raphael (foto) durante la sfilata per la cerimonia di apertura della manifestazione che sei tiene a Basilea. L'artista, sopravvissuta all'attacco di Hamas del 7 ottobre, è stata fischiata e insultata e un uomo le si è avvicinata mimando il gesto della gola tagliata. La delegazione israeliana farà una denuncia. Altri manifestanti hanno protestato con fischi e cartelli con scritto: «Benvenuti al Genocide Song Contest». «Fermate il genocidio, Palestina libera».

In risposta la cantante, che porta il brano New Day Will Rise, ha detto in un'intervista a La Stampa: «Visto quello che ho passato, voglio portare un messaggio di pace, unità e amore. La mia canzone in ebraico, francese e inglese contiene il mondo».

Insomma un clima reso ancora più infuocato dal fatto che nei giorni scorsi più di 70 ex partecipanti all'Eurovision hanno firmato una petizione per chiedere ad Ebu l'esclusione di Israele, come fu fatto nel 2022 con la Russia dopo l'attacco all'Ucraina, compreso il vincitore dell'anno scorso Nemo.

Comunque stasera vedremo (su Rai 2, Rai Radio2 e RaiPlay) i primi 15 semi-finalisti, gli altri giovedì. Il nostro Lucio Corsi, non dato per favorito, si esibirà ma non in gara: va di diritto nella finale di sabato (se non verrà eliminato perché ha annunciato di usare l'armonica a bocca, ma gli strumenti sono vietati) perché l'Italia è tra le Big Five, i membri fondatori. In corsa, con sapori italiani, ci sono Gabry Ponte che corre per San Marino con il brano Tutta l'Italia e Tommy Cash con Espresso Macchiato. Secondo il complesso meccanismo dell'Eurovision, stasera gli italiani potranno votare per il dj o il cantante estone o chi vogliono (non Corsi, non in gara).

Nella seconda semi-finale di giovedì non potranno votare per nulla perché non c'è un italiano che si esibisce e durante la finale (presentata da Michelle Hunziker) non potranno votare per Lucio Corsi perché non si può votare per il proprio paese.

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