Assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini, vigili, cittadini e tassisti sono molto preooccupati per le buche che continuano ad aprirsi nelle strade in questi giorni. Dalla centrale operativa della polizia locale, infatti, si segnala un aumento delle chiamate per questo motivo...
«Piove, è assolutamente normale».
Sembra, però, che il fenomeno sia abbastanza preoccupante...
«No, anzi, devo dire con soddisfazione che è stato registrato il 20 per cento in meno di segnalazioni dell’anno scorso»
Le buche però continuano a causare danni e incidenti...
«L’anno scorso abbiamo chiuso 17mila buche in sei mesi, da ottobre a giugno, quest’anno fino a dicembre il 20 per cento in meno».
Com’è possibile che diminuiscano le buche, se è normale che si formino con la pioggia?
«Merito del lavoro che stiamo portando avanti sui 4mila chilometri di strade cittadine».
A cosa è dovuto il fenomeno?
«Alla pioggia battente che sta cadendo da quattro giorni sulla città: scorrendo sotto l’asfalto smuove il materiale, terra e sassi, che sta sotto il manto. A un certo punto si forma il vuoto sotto l’asfalto, che cede. La stessa cosa avviene per il pavé, la pioggia piano piano erode la sabbia che tiene fermi i masselli. Come tutti sanno il pavè è sottoposto a vincolo della Sovrintendenza quindi viene sistemato come un centinaio di anni fa: con la sabbia, che però, con la neve e la pioggia si consuma e scivola via. Il sale peggiora la situazione».
Ci sono altre concause?
«Sicuramente il fatto che le strade di Milano siano percorse da mezzi pesanti, e non da cavalli, come avveniva un tempo. Camion e tir, infatti, contribuiscono a usurare il manto, far cedere l’asfalto creando le buche e a erodere il catrame delle “riparazioni”».
Perchè non utilizzate materiali più resistenti per i “rattoppi”?
«Stiamo sperimentando un materiale per tappare le buche, che si chiama “top black”, fatto di una miscela di resine. Dovrebbe garantire una maggior tenuta».
Quale soluzione?
«Tappare le buche con il catrame rappresenta una soluzione emergenziale che non risolve il problema, anche perché con la pioggia e i mezzi pesanti il materiale viene eroso e dopo poco la buca si riapre. Il vero antidoto alle buche è la manutenzione delle strade o meglio il rifacimento del manto. Dall’estate a oggi abbiamo risasfaltato 400 strade, o meglio 400 punti particolarmente dissestati, ma il nostro obiettivo, già dal prossimo anno, è di rifare il manto a mille strade l’anno. La dimostrazione è via Fermi, che è stata riasfaltata l’anno scorso: lì non c’è nemmeno una buca.
Sono già stati messi in bilancio i fondi?
«Certamente»
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