A Savona se ne parla perché di nomine ne sono state fatte diverse. E anche importanti. Ma il problema riguarda anche altri Comuni della Liguria, come Zoagli e Santo Stefano Magra, che hanno «perso» il loro sindaco, che ha lasciato lincarico conferitogli dai cittadini per diventare consigliere regionale. Il fatto è che tutte le scelte fatte personalmente da quei sindaci sono destinate a essere «cancellate». E ci si dovrebbe avviare a un valzer delle poltrone. Il condizionale è però dobbligo, visto che i diretti interessati nicchiano, evitano di dare le dimissioni o, nel caso dei «sostituti» dei sindaci, evitano di chiederle. Quando un sindaco lascia lincarico, dovrebbero lasciarlo anche tutti i suoi rappresentanti per dare modo ai successori di poter contare su persone di loro fiducia. Non è solo unabitudine della politica, ma una regola convalidata anche dal Consiglio di Stato nella sentenza numero 178 del 28 gennaio 2005.
«Ciò risponde alle regole di diritto comune - scrive il massimo organo amministrativo -, le quali esigono non soltanto che i poteri del rappresentante siano conferiti dal rappresentato, ma anche che persista il rapporto fiduciario tra luno e laltro». O più esplicitamente: «La cessazione del mandato del sindaco e del presidente della Provincia e lo scioglimento del consiglio comunale finiscono dunque con il travolgere tutte le nomine effettuate durante il mandato elettivo». E a Savona si apre un problema non da poco. Perché lopposizione chiede che tutti i rappresentanti scelti dal sindaco Carlo Ruggeri e dal consiglio comunale vengano rimossi dal vicesindaco reggente. Il caso più urgente e clamoroso riguarda ad esempio la nomina dei due rappresentanti del Comune nel consiglio generale di indirizzo della Fondazione De Mari. Perché il vice sindaco reggente ha proposto di ri-nominare le stesse persone «seguendo gli indirizzi deliberati dal consiglio comunale del 2 luglio 1998, che chiaramente non è lattuale ed erano destinati a un sindaco che non è lattuale», attacca Domenico Buscaglia, consigliere del gruppo «Noi per Savona».
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