Il sindaco di Opera, Alessandro Ramazzotti, non ci sta. Rimasto solo scrive un accorato appello al prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, chiedendogli di intervenire. Questa volta, però, a suscitare le ire e lindignazione del primo cittadino non sono i nomadi ospiti del campo, ma i rhodensi che hanno costruito un accampamento parallelo di protesta. I cittadini, infatti, contrari fin dallinizio allospitalità concessa dallamministrazione comunale alla comunità rom, hanno costruito un vero e proprio presidio fisso allingresso dellarea di accoglienza. Striscioni, insulti ai ragazzi rom, ieri la goccia che ha fatto traboccare il vaso: un bar in legno e due wc chimici allingresso del campo. «Giunto a questo punto considero la situazione intollerabile - scrive Ramazzotti al prefetto - un presidio così organizzato rischia di trasmettere unimmagine distorta persino del prezioso lavoro delle Forze dellOrdine, poiché i manifestanti rivendicano il ruolo fondamentale nel garantire la legalità nel campo controllandone laccesso.
La correttezza che chiediamo a queste famiglie che, non dimentichiamo sono ospiti del comune di Opera - non può essere disattesa da coloro che sino a qualche giorno fa lavevano reclamata. Per questo - continua il sindaco - mi rivolgo a lei affinché data la sensibilità che fin qui ha dimostrato e lautorità che rappresenta, intervenga per porre fine a questa vergogna».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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