La sindrome metabolica e l'ipertrofia prostatica

La sindrome metabolica – che comprende condizioni come il diabete di tipo 2 (quello dell'età avanzata), l'aumento del grasso al girovita, l'ipertensione, l'aumento del colesterolo e dei trigliceridi, la riduzione del testosterone - sembra avere una influenza sul comparire della iperplasia prostatica benigna, ossia l'ingrossamento della prostata, e dei sintomi urinari negli uomini over 50. Gli esperti ritengono inoltre che la sindrome metabolica sia correlata anche a una condizione di infiammazione cronica che colpirebbe, in maniera diversa, sia l'organismo nel suo insieme, sia la ghiandola prostatica.
L'iperplasia prostatica benigna si aggrava con l'invecchiamento. La sintomatologia è caratterizzata dalla necessità di urinare più spesso, a volte con urgenza, dal bisogno di alzarsi di notte per urinare e dalla riduzione del getto delle urine.

Spesso tali disturbi insorgono in uomini che soffrono di problemi sessuali: proprio recentemente infatti è stato confermato il collegamento fra disfunzione erettile e i fastidiosi sintomi urinari conseguenti all'iperplasia prostatica benigna, ossia all'ingrossamento della prostata. Questi problemi colpiscono circa 7 milioni di italiani.

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