Un conto è Penati. Perché i soldi versati all’ex presidente della Provincia erano «una sorta di prestito per sostenerlo politicamente, in parte restituito» attraverso i versamenti di un altro imprenditore, il costruttore Giuseppe Pasini. Altra cosa è Giorgio Oldrini, attuale sindaco di Sesto Sann Giovanni. «La parte di Oldrini è quella che caratterizza maggiormente il “sistema Sesto”, perchè nell’era di Oldrini per essere in condizione di lavorare bisogna entrare in un sistema di corruzione molto complesso». Così, in diretta televisiva, l’imprenditore Piero Di Caterina rinnova le accuse alla politica. Il titolare della Caronte srl è ospite della trasmissione «In mezz’ora» di Lucia Annunziata. Dagli schermi di Rai 3, la «gola profonda» che assieme a Pasini ha dato il via all’inchesta condotta dalla procura di Monza è un fiume in piena.
Attacca Oldrini, e - non bastasse la lunga battaglia di ricorsi incrociati che si trascina da tempo - apre un nuovo fronte con Atm. «C’è un sistema Sesto ma c’è anche a Segrate o a Milano - dice Di Caterina -. A Milano l’Atm fa cose allucinanti. Quella contro di loro è una grande battaglia che denunciavo dagli anni 2000». Immediata la replica dell’Azienda di trasporti. Gli avvocati della ex municipalizzata, infatti, spiegano di essere già al lavoro per presentare «ancora una volta» querela «affinchè Piero Di Caterina risponda delle sua farneticanti dichiarazioni nelle opportune sedi legali». L’azienda, inoltre, ricorda come «dei 17 ricorsi che hanno visto coinvolto il signor Di Caterina nei confronti di Atm, 12 sono stati rigettati, 4 sono ancora pendenti e uno solo è stato transato. Atm, mentre ottiene in sede legale il riconoscimento della infondatezza delle pretese avanzate da Di Caterina, procede, nelle stesse sedi, con le azioni opportune a tutela della propria immagine». Ma anche Oldrini e il sindaco di Segrate Adriano Alessandrini annunciano querela per «danni di iimagine». «Per quel che riguarda l’affermazione di Di Caterina circa il fatto che i Comuni di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo gli avrebbero tolto arbitrariamente l’esercizio della Linea 712 - fa presente Oldrini - questo è avvenuto dopo la gara indetta dal comune di Milano sulla base della Legge regionale del 1998». «Questa gara è stata assegnata all’Atm - prosegue il sindaco di Sesto - e, nonostante i ricorsi al tribunale di Di Caterina, a tutt’oggi i mezzi dell’Atm continuano ad esercire la linea». Oldrini e Alessandrini hanno chiesto alla rai di poter replicare alle accuse dell’imprenditore, con un’intervista domenica prossima sempre nel corso della trasmissione «In mezz’ora». In difesa di Oldrini si schiera anche il segretario metropolitano del Partito Democratico, Roberto Cornelli. «Le accuse rivolte a Giorgio Oldrini sono irreali e stranamente ritardatarie - attacca Cornelli - e sembrano voler minare la credibilità di anni di buon governo per la città di Sesto San Giovanni».
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