«Lapertura di nuove caserme e listituzione di figure come i poliziotti di quartiere sono iniziative di immagine che non servono a garantire un miglior controllo del territorio e a dare risposta al bisogno di sicurezza dei cittadini. Occorre, invece, fare uno sforzo per ampliare gli organici delle forze dellordine e favorire il coordinamento di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale». È quanto ha sostenuto ieri il segretario generale del Siulp milanese, Orlando Minerva, intervenendo al convegno organizzato da Siulp e Cisl «Sicurezza e territorio: la necessità di una risposta plurale». Il Siulp quantifica in 470 il numero degli agenti mancanti a Milano.
«Aprire nuove caserme - ha sottolineato Minerva - è inutile, anzi dannoso, se, contestualmente, non si potenziano gli organici. Una nuova caserma, per funzionare, ha bisogno di tutta una serie di figure che, in assenza di forze aggiuntive, devono essere recuperate tra il personale esistente. Detto in altri termini, per aprire nuove caserme si sottraggono agenti e mezzi dallattività di controllo nelle strade. Lo stesso discorso vale per i poliziotti di quartiere: quelli in servizio a Milano non sono uomini in più, ma agenti tolti dalle volanti. E questo, dal punto di vista del contrasto al crimine, è un problema: una pattuglia in auto è senzaltro più efficace di un agente a piedi».
Secondo il Siulp a Milano, il dispositivo stabilito dal decreto ministeriale del 91 prevedeva la presenza di 4.
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