Un volo in elicottero, perché «guardare la città anche dallalto - sostiene il sindaco Gabriele Albertini - aiuta a capire meglio i cambiamenti dal basso, ossia quello che vediamo tutti i giorni». E ieri pomeriggio, sorvolando sul depuratore di Nosedo e passando anche sopra quello di San Rocco e Peschiera Borromeo, insieme al ministro dellAmbiente Altero Matteoli, ha visto «una città che rispetta lambiente, cresciuta e con più verde». Risultati che, il sindaco ne è convinto, permetteranno al capoluogo di chiudere il «fascicolo inquinamento». Quello, per lesattezza, aperto nellaprile 2003 dallUnione Europea contro Milano, colpevole di aver inquinato per troppo tempo il Po e il Mediterraneo. «Una sentenza - precisa Albertini - a chi non aveva fatto nulla in passato ma che pendeva come una spada di Damocle. Su di noi incombeva una multa di 150mila euro al giorno, sanzione che sarebbe gravata sulle casse dello Stato. Ma alla condanna non venne applicata la sanzione, Milano stava lavorando». E infatti sono arrivati i tre depuratori, attesi per oltre trentanni dai cittadini, e ora Palazzo Marino rivendica di avere tutte le carte in regola per riottenere la «fedina» pulita. A inizio ottobre consegnerà al ministro Matteoli tutti i dati di qualità dei campionamenti mensili degli impianti, per dimostrare alla Corte di Giustizia dellUnione Europea che i depuratori funzionano da più di sei mesi a pieno regime, e chiedere dunque la chiusura del procedimento. «A ottobre - assicura Matteoli - si riunirà a Bruxelles il consiglio dei ministri europei dellAmbiente, e in quelloccasione chiederò al Commissario di chiudere il procedimento aperto contro lItalia due anni fa. Ormai Milano depura il 100 per cento delle sue acque».
Non è lunica questione su cui il Ministero si sta adoperando perché Milano rivendichi limpegno e i risultati raggiunti negli ultimi anni per la salvaguardia dellambiente. LUnione Europea ha aperto infatti un procedimento di infrazione contro la Lombardia che per 82 giorni lanno scorso avrebbe superato il livelli di guardia del Pm10, quando lUe ha stabilito che le polveri sottili non possano superare la soglia di attenzione per più di 35 giorni allanno.
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